A Roma manifestazione sotto il Ministero delle Infrastrutture
Il 14 aprile AS.I.A./USB, raccogliendo l’appello alla mobilitazione giunto dai movimenti per il diritto alla casa, ha indetto una giornata di mobilitazione nazionale per chiedere politiche vere sulla questione abitativa che tengano conto dei settori sociali interessati. A Roma si manifesterà sotto il Ministero delle Infrastrutture, mentre iniziative diffuse sono previste su tutto il territorio nazionale.
Il cosiddetto ‘Piano Casa’ varato dal governo rischia di essere un piano edilizio che accoglie le ragioni di chi crede di uscire dalla crisi economica attraverso la cementificazione del territorio, senza considerare quei milioni di cittadini i quali richiedono un alloggio a prezzo equo, compatibile con i loro redditi e le loro pensioni e con lo stato sempre più diffuso di precarietà che investe la vita di giovani e non.
Il piano di edilizia sovvenzionata parte con una dote di 197,7 milioni di Euro, davvero pochi dentro una crisi che trova proprio nel mantenimento dell’alloggio una delle voci di spesa più alte per i bilanci dei nuclei familiari. Queste risorse sono decisamente inadeguate e lasciano intendere una maggiore attenzione verso il social housing, destinato soprattutto alla vendita, come si evince dai primi dati che indicano nel 39% la percentuale riservata all’affitto, sia permanente che a 25 anni.
AS.I.A./USB chiede dunque al Ministro Matteoli ed al Governo di predisporre con urgenza le seguenti iniziative:
– L’approvazione di uno strumento nazionale di finanziamento della politica della casa sostitutivo della ex-Gescal (2% della manovra finanziaria) a partire un Piano Straordinario di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata.
– L’abrogazione della L.431/98 e la concertazione di una nuova legge quadro sugli affitti che possa garantire una maggiore regolazione del mercato e quindi l’offerta di alloggi a canone calmierato e maggiori tutele per gli inquilini.
– Moratoria subito degli aumenti degli affitti e delle vendite speculative per gli inquilini degli enti privatizzati e convocazione del tavolo interistituzionale per la ricerca di tutele certe, utilizzando lo strumento dell’housing sociale solo sul patrimonio già esistente degli enti, impedendo la loro gestione immobiliarista e riaffermandone la funzione etico-sociale.
– La definizione e l’approvazione di un provvedimento di blocco delle esecuzioni degli sfratti che comprenda le situazioni di morosità incolpevole e tutti gli sgomberi, anche quelli relativi agli inquilini senza titolo che vivono negli alloggi degli enti previdenziali.
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