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Francia. Non passa lo straniero!

Sull’accoglienza degli immigrati arrivati dalla Tunisia è ormai scontro tra Italia e Francia. Il ministro dell’Interno francese, Claude Gueant, ha diramato una circolare – resa nota oggi dal quotidiano “Le Figaro” – nella quale impartisce precise istruzioni ai prefetti francesi per bloccare l’arrivo di centinaia di immigrati tunisini in Francia. E’ questa la risposta decisamente ostile alla decisione del governo italiano di concedere ai migranti un permesso di soggiorno temporaneo valido per l’espatrio, secondo un apposito decreto che proprio oggi sarà firmato da Berlusconi.

Il governo francese, nelle istruzioni ai prefetti, elenca tutta una serie di condizioni assai difficili da rispettare per i migranti tunisini arrivati in Italia con mezzi di fortuna. Sono cinque le condizioni essenziali affinchè i migranti possano entrare e rimanere in territorio francese: essere muniti di un titolo di viaggio valido, essere muniti di un documento di soggiorno valido, dimostrare di disporre di risorse sufficienti (62 euro al giorno a persona, 31 euro se dispongono di un alloggio), non costituire una minaccia per l’ordine pubblico, non essere entrati in Francia da oltre tre mesi”. Le autorità francesi precisano anche che, oltre “ad essere in possesso di un titolo di soggiorno valido emesso da uno stato membro della convenzione di Schengen”, gli immigrati dovranno avere un “passaporto nazionale valido” ed “essere in grado di giustificare lo scopo e le condizioni del loro soggiorno in Francia”.
Già nelle scorse settimane, al valico di frontiera di Ventimiglia, centinaia di africani avevano tentato di passare il confine ed erano invece stati bloccati e respinti dalla polizia francese. Ma un immigrato titolare del permesso temporaneo – come quelli che potranno essere concessi in Italia – può circolare liberamente nei paesi che aderiscono all’accordo di Schengen, inclusa quindi la Francia, che è poi la vera meta di migliaia di tunisini per ricongiungersi con amici e parenti che lì vivono ormai da tempo. “Non credo sia un buon atteggiamento, la libera circolazione in area Schengen è garantita da regole che devono essere applicate”, ha affermato il ministro degli interni Maroni, il quale domani si incontrerà con il suo omologo francese Gueant in attesa del vertice tra Berlusconi e Sarkozy previsto per il 26 aprile.

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