Il governo, dopo quello sul nucleare, tenta di “depotenziare” anche il referendum sull’acqua. La mossa di Palazzo Chigi si articola con una norma inserita nel “decreto sviluppo economico”, approvato ieri, che crea l’Autorità per l’acqua. Una novità che i comitati promotori dei quesiti referendari hanno subito denunciato come “una farsa ideata al solo scopo di delegittimare il voto popolare”. L’obiettivo del governo non sembra tanto quello di impedire il voto sul referendum con una nuova norma, piuttosto punta a creare confusione nell’opinione pubblica, lanciando il messaggio che recarsi alle urne è inutile perché il governo è già intervenuto.
“La strategia è quella di creare una cortina fumogena, di confondere le acque e i cittadini e poter dire che non c’è più bisogno dei referendum” denuncia il Forum dei movimenti per l’acqua pubblica. Nei giorni scorsi, prevedendo la manovra del governo, i movimentiper l’acqua avevano inviato una lettera aperta ai parlamentari nella quale denunciavano come fosse in corso “un pericoloso attacco alla partecipazione democratica in questo paese” cercando d’impedire al popolo italiano di decidere su temi importanti come quelli sottoposti ai quesiti referendari.
Ascolta l’intervista a Simona Savini realizzata da Radio Città Aperta:
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