lL presidio era autorizzato ma quando inquilini, occupanti di case e attivisti hanno cominciato a disporsi per far partire la catena umana sono partite anche le cariche della polizia che voleva impedirla. Tafferugli, contusi, un’anziana inquilina si è sentita male, traffico bloccato intorno a Porta Pia (dove c’è il Ministero alle infarstutture) ma poi la catena umana è partita lo stesso dilungandosi su via XX Settembre (sede del Ministero dell’Ecomomia) e poi verso via Flavia (Ministero del Lavoro) dove i manifestanti si trovano tuttora per riaffermare il diritto alla casa per tutti: quelli che ci abitano già e quelli che sono senza casa da troppo tempo. E’ stato strappato un primo incontro per giovedi prossimo con Regione e Comune, ma il governo continua ad essere latitante sui problemi dell’emergenza abitativa.
Si erano infatti convocati per questa mattina alle ore 10.00 a Porta Pia i movimenti attivi per diritto alla casa nella sua complessità. C’erano infatti quelli che la casa ce l’hanno ma rischiano di perderla a causa degli sfratti e dell’aumento degli affitti e ci saranno quelli che stanno occupando edifici e case vuote e attendono da anni l’assegnazione. Circonderanno con una catena umana i tre ministeri competenti per richiedere la convocazione immediata del tavolo interistituzionale con la Regione Lazio e il Comune di Roma, e con i ministri Matteoli, Sacconi e Tremonti in merito alle tutele degli inquilini a rischio, alla vigilanza sulle dismissioni in atto e al recepimento della direttiva cee 18/2004
I movimenti sociali chiedono un stanziamento di risorse aggiuntive per affrontare l’emergenza abitativa e programmare le politiche necessarie per uscire dall’emergenza stessa; la moratoria generalizzata degli sfratti (anche per le morosita’), degli aumenti degli affitti e delle vendite speculative; la destinazione delle risorse disponibili per concreti progetti di sostegno all’edilizia sovvenzionata e uso dei finanziamenti previsti per l’housing sociale per garantire la tutela dell’alloggio dove risiedeno gli inquilini degli enti in dismissione, anche di quelli senza titolo
La mobilitazione è convocata da AS.I.A.-USB, Blocchi Precari Metropolitani, Comitati degli inquilini (Enasarco, Enpaia, Enpam, Inpdap, Casse ragionieri-geometri-forense, B.d.R., Fimit, SARA). – Coordinamento cittadino di lotta per la casa, Action. L’USB esprime la propria incondizionata solidarietà all’Associazione Inquilini e Assegnatari (As.i.a.) e il pieno sostegno agli Inquilini Resistenti, deplorando fortemente la mancanza di attenzione al dramma delle migliaia di famiglie che vivono nel terrore degli sfratti e di aumenti insostenibili degli affitti. Indifferenza da parte del Governo e dei Ministri interessati, che hanno disertato lo scorso 13 giugno il Tavolo istituzionale per l’esame di queste problematiche senza averne fissato alcuna altra convocazione
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