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Napoli. Arresti domiciliari al giovane precario arrestato allo sciopero generale

Con una decisione assurda il magistrato ha ritenuto di restringere agli arresti domiciliari il giovane Martinelli nonostante questi sia stato oggetto di un vigliacco pestaggio da parte dei poliziotti come dimostra l’ampia documentazione fotografica e video disponibile in rete.

E’ evidente che già la decisione di arrestare Enzo ed, ancora di più, la decisione odierna della Magistratura, mette in luce una linea di condotta politica, da parte della Questura e della Procura della Repubblica, tendente a criminalizzare ogni espressione del conflitto che non sia riconducibile dentro le anguste compatibilità economiche e finanziarie imposte dalle politiche del governo e dei poteri forti.

E’ questo il vero senso politico delle cariche poliziesche, degli arresti e delle centinaia di denunce contro gli attivisti politici e sindacali che stanno animando le mobilitazioni di questi mesi a Napoli come altrove.

L’Unione Sindacale di Base oltre ad esprimere la propria solidarietà umana e politica ad Enzo e a tutti i compagni inquisiti invita a generalizzare e ad articolare la lotta contro il governo, contro i diktat dell’Unione Europea e contro il complesso delle politiche economiche e sociali che attaccano le condizioni di vita e di lavoro dei ceti popolari, dei precari, degli studenti e degli immigrati.

Lo Sciopero Generale del 6 Settembre scorso è stato solo un primo necessario passaggio di una mobilitazione che dovrà estendersi sempre più per costruire le condizioni migliori possibili per non pagare più gli effetti antisociali di una crisi economica sempre più dura.

 

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