Gli attivisti del movimento 15 M, più noti come “Indignados” hanno scelto di distinguersi a Barcellona e Madrid dalle manifestazioni convocate contro la riforma della Costituzione e per reclamare un referendum. Nella capitale catalana la protesta è stata organizzata da una trentina di realtà sociali e dai principali sindacati catalani (Ugt, Comisiones Obreras) ed ha visto momenti di tensione prima del suo inizio nel centro della città e al suo arrivo nello slargo tra la via Laietana e Comtal. Al grido di “non ci rappresentate” un gruppo di attivisti del movimento 15 M si è schierato davanti alla testa del corteo e ha avuto momenti di teso affrontamento dialettico – e non solo – con i sindacalisti che hanno organizzato un cordone per tenere fuori dal corteo i contestatori.
A Madrid il movimento 15 M ha inteso far sentire la sua voce critica verso la manifestazione organizzata dai sindacati. Il corteo si è concluso nella ormai tradizionale Puerta del Sol dove gli attori Monica Garcia e Josè Gamo hanno letto il testo di una manifesto che contesta la riforma costituzionale come antidemocratica. “Una riforma di questa importanza non può essere approvata in quindici giorni e senza che vengano consultati i cittadini”. I manifestanti chiedono che i parlamentari convocati per oggi non approvino la riforma costituzionale e che siano invece chiamati i cittadini a pronunciarsi con un referendum. La posizione critica degli “indignados” continua a provocare discussioni sulla rete e nella piazze.
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