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Alenia-Thales. Assemblea e Roma, corteo a Napoli, oggi sciopero in Piemonte

L’agitazione, dichiarata unitariamente dalle Rsu dei due stabilimenti, vuole contrastare il piano di ristrutturazione deciso dall’azienda che prevede il ricorso alla mobilità per 1.200 dipendenti e l’esternalizzazione di altri 500 addetti. Il piano, ad oggi, delinea unicamente una lenta agonia per gli stabilimenti di Torino e Caselle e anche la produzione dell’aereo militare a Cameri, in un rapporto di subfornitura a bassa redditività, relega l’Alenia a un ruolo di mera costruzione di strutture aree, e impedisce all’azienda di diventare uno sbocco professionale per i giovani laureati.

Inoltre, giovedì 6 ottobre, a Roma, ci sarà un incontro tra l’azienda e le organizzazioni sindacali. «Dalle assemblee è emersa con nettezza la contrarietà dei lavoratori rispetto al piano di ristrutturazione: quel piano non dà prospettive occupazionali e produttive per i siti torinesi e nei fatti smentisce la costruzione del più grande polo aeronautico d’Europa a Caselle.

Dal piano presentato dall’azienda, è evidente che il progetto per la costruzione di un aereo militare a Cameri rappresenta non occupazione aggiuntiva, come sostenuto dal presidente della Regione Roberto Cota, ma sostitutiva rispetto a Torino e Caselle. È quindi necessario cambiare profondamente quel piano per quanto riguarda sia gli investimenti sia i programmi.

Le istituzioni locali, a partire dal Comune di Torino, dicano che cosa intendono fare per salvaguardare questa eccellenza industriale, visto che la delibera sull’area di corso Marche per il trasferimento a Caselle, approvata mesi fa, prevedeva la salvaguardia dell’occupazione. Noi, come deciso unitariamente, metteremo in campo tutte le iniziative necessarie, assieme alle lavoratrici e ai lavoratori, per difendere il polo aeronautico torinese».

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Thales Alenia Space continua la mobiltazione contro il piano di tagli occupazionali

Oltre trecento lavoratori hanno partecipato all’assemblea convocata dalle RSU USB, FIM,FIOM e UILM dello stabilimento Thales Alenia Space di Roma a seguito del piano di ristrutturazione aziendale che prevede la chiusura dei siti di Firenze e Milano Vimodrone . L’assemblea ha respinto il piano Finmeccanica/Thales Alenia Space ed espresso solidarietà ai colleghi di Milano e Firenze.

Oggi sono circa 130 lavoratori messi in mora dall’azienda, ma nei diversi interventi è apparso chiaro che ci si trova di fronte ad un piano di riduzione del personale e delle competenze più ampio. La crisi economica rappresenta per i dirigenti della corporate Thales un occasione per ridisegnare l’intero assetto industriale. E’ una vicenda che vede l’intreccio di interessi strategici e politici, dove l’azionista di maggioranza francese Thales con il suo 67 % a gioco facile nel prevalere su i boiardi di Finmeccanica .

La politica francese ha interesse a presidiare e sviluppare le infrastrutture e le industrie “strategiche”, mentre i dirigenti di Finmeccanica con il loro 33% si accontentano di staccare una pari percentuale degli introiti legati alla Joint venture Thales Alenia Space Italia. E’ così che Il piano spaziale italiano forte di commesse istituzionali per circa 700 milioni euro l’anno diventa facile preda dell’azionista di maggioranza.

Ad aggravare il quadro c’è la crisi che sta colpendo duro anche gli stabilimenti francesi, si vocifera di circa 1500 esuberi. Una situazione che se confernata rafforza il timore che la politica francese stia dirottando lavoro verso gli stabilimenti di Tolosa e Cannes.

Secondo le RSU USB bisogna evitare che questa crisi sfoci in una una lotta per la sopravvivenza tra i lavoratori dei diversi stabilimenti coinvolti. Intanto cresce la mobilitazione nei diversi stabilimenti italiani del gruppo, assemblee e presidi infatti accompagneranno gli incontri con la dirigenza previsti nei prossimi giorni . Stando alle RSU USB negli ultimi anni la gestione degli stabilimenti italiani è stata contraddistinta da sprechi, clientelismo e nepotismo.

Una gestione quella dei dirigenti a nomina Finmeccanica, tesa a garantirsi privilegi e stipendi dorati, venendo meno al compito di presidiare e sviluppare l’industria spaziale. La dirigenza Thales Alenia Space ha di fatto bloccato da due anni la contrattazione aziendale e incrementato alla follia il numero di lavoratori esternalizzati, 450 lavoratori per lo più giovani ingegneri, pari ad un quinto dell’intera forza lavoro.

Nell’assemblea il malessere era palpabile,insieme alla sfiducia verso la dirigenza Finmeccanica, c’era la consapevolezza del patrimonio di conoscenza e delle potenzialità che ha il campo dell’areo-spazio. Un sentire molto vicino ai lavoratori della ricerca che vedono il loro destino ipotecato da una classe dirigente che da decenni, ha fatto del precariato e del mercato i due assiomi dominanti, mortificando lo sviluppo, la ricerca e l’occupazione.

Sarà un caso se nelle aziende Finmeccanica il degrado convive con la prevalenza delle commesse militari a scapito dell’utilizzo civile dell’industria e della ricerca?

Sarà un caso se il suo Presidente Guarguaglini non ha mai fatto mistero di reputare il mercato militare strategico rispetto all’industria spaziale?

La risposta, in parte, sta nei tagli alla ricerca e nell’aumento delle spese militari .

 

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NAPOLI: i lavoratori dell’Alenia di Casoria in piazza.

 

Grossa manifestazione stamattina a Napoli dei lavoratori dell’Alenia di Casoria (Napoli). Preso di mira dalla rabbia degli operai il Palazzo della Provincia di Napoli.

 

Lo stabilimento è stato – di fatto – condannato alla chiusura dalle nuove scelte della direzione aziendale la quale sta ridislocando le produzioni e le funzioni di comando dell’intero comparto al Nord.

 

I lavoratori chiedono il ritiro del provvedimento, la difesa del tessuto produttivo della zona e rispediscono al mittente qualsiasi tentativo (fomentato, particolarmente, dalla Lega Nord) di contrapporre i lavoratori del Nord a quelli del Sud.

 

Mai come ora solo una battaglia unitaria tra i diversi insediamenti del gruppo potrà piegare l’intransigenza aziendale ed impedire anche, eventuali, accordi al ribasso che potrebbero essere paventati dall’azione dei sindacati collaborazionisti.

 

 

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/economia/2011/3-ottobre-2011/rabbia-operai-alenia-piazza-1901705389918.shtml

 

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/fotogallery/campania/2011/10/alenia_casoria/ai-cancelli-alenia-casoria-va-scena-protesta-contro-lega-1901703716284.shtml

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