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Verso il 15 Ottobre. Cresce la mobilitazione

Il sito con il nome di “United for globalchange” (uniti per il cambiamento globale) mostra una mappa con più di 400 proteste che sono in programma per il 15 ottobre in almeno 45 paesi. “Siamo contenti che New York ottenga una visibilità maggiore, dimostra che si tratta di una questione che non riguarda solo la Spagna ma il mondo intero, perché la crisi è mondiale e i mercato agiscono a scala globale”, ha spiegato – alludendo alle proteste in corso a Wall Street – Jon Aguirre Such, uno dei vari portavoce del movimento “Democracia Real ya!” che ha lanciato l’appello per le manifestazioni del 15 maggio. In Spagna il 15 piove giusto un mese prima delle elezioni parlamentari di novembre in Spagna, sarà dunque un test per gli Indignados spagnoli, che dimostreranno se veramente il movimento può mobilitarsi in massa e conquistarsi la propria rappresentanza politica indipendentemente dai partiti spagnoli.

In Italia si scaldano i motori per la giornata di contestazione al futuro direttore della Bce Mario Draghi (autore insieme a Trichet della tristemente nota lettera “lacrime e sangue”). Tre giorni prima del 15 ottobre, mercoledì 12, Draghi sarà alla Banca d’Italia per un convegno con Napolitano e le massime autorità italiane. I movimenti sociali intendono consegnare la lettera del Bce con il timbro “respinta al mittente”. Giovedi si sono riuniti in assemblea all’università per decidere sulla mobilitazione del 12 ottobre, nel frattempo si sono attivate anche Facebook e Twitter dove le adesioni alla mobilitazione in poche ore sono quasi 800, grazie anche all’attrice Sabina Guzzanti, che scrive su Twitter: «Fate girare, diventate amici, portate amici. E soprattutto venite, per salvare la nostra vita e non le banche!». L’appuntamento di mercoledì 12 ottobre è nel primo pomeriggio davanti al Palazzo delle Esposizioni in via Nazionale.

Oggi a Roma al Volturno occupato è stata convocatauna assemblea nazionale delle realtà e delle reti che si erano riunite il 10 settembre scorso al deposito Atac occupato di Roma per discutere di conflitto e indipendenza, due discriminanti che riverberano profondamente con la mobilitazione internazionale del 15 ottobre.

Il comunicato scaturito dall’assemblea all’università di Roma il 6 ottobre

NOI IL DEBITO NON LO PAGHIAMO
12 OTTOBRE ORE 16 RICONSEGNIAMO AL MITTENTE LA MISSIVA DRAGHI -TRICHET

Dall’aula 1 della Facoltà di  Lettere della Sapienza, alla presenza di oltre 400 persone, l’assemblea  pubblica verso il 15 ottobre indetta da Roma Bene Comune si dà
appuntamento davanti al palazzo delle Esposizioni mercoledì 12 per
contestare il convegno internazionale “L’Italia e l’economia mondiale,
1861-2011″ al quale parteciperanno il Presidente della Repubblica
Napolitano e il Presidente della Banca d’Italia Draghi.

L’appuntamento è alle ore 16 in via Nazionale 194 per restituire al mittente la
lettera firmata da Draghi insieme a Trichet e contestare la manovra
finanziaria dettata dalla BCE.

Per il diritto all’insolvenza, costruiamo uno spezzone unitario il 15 ottobre “Noi il debito non lo  paghiamo”. Da Wallstreet a Madrid, da Atene a Roma a casa non si torna!

Roma Bene Comune

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