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Lo sciopero della scuola “movimenta” le città

Oggi in occasione della giornata di sciopero della scuola che ha riguardato sia gli studenti sia i docenti aderenti a Unicobas, Usb, Usi, si sono registrate diverse azioni di protesta contro sedi governative e banche. A Roma già nella prima mattinata c’è stato un blitz degli studenti a Palazzo Chigi. Poco più in là i lavoratori della scuola della Usb animavano un presidio sotto l’Aran. Altri lavoratori di Unicobas e Usi manifestavano insieme agli studenti davanti al Ministero dell’istruzione. Ci sono stati momenti di tensione sul Lungotevere tra studenti e polizia, quando un corteo gli studenti voleva ragiungere il Ministero dell’Istruzione in viale Trastevere. Uova sono state lanciate contro i blindati della polizia. Una filiale dell’Unicredit e una dei Monte dei Paschi di Siena sono stati colpite da palloncini pieni di vernice e da un fumogeno.

Migliaia di studenti in piazza anche a Bologna dove la giornata di sciopero della scuola è andata a coincidere anche con la mobilitazione contro “Il Sacco di Bologna” cioè il piano di pesanti tagli ai servizi sociali messo in cantiere dalla giunta comunale.

A Milano ci sono stati due cortei, uno guidato si è diretto prima al Provveditorato agli studi e poi ha dirottato verso la sede di Moody’s, un altro invece ha puntato verso la sede della Regione Lombardia. Il momento di maggior tensione è stato quando gli studenti del Coordinamento dei collettivi hanno tentato di fare irruzione nella sede italiana dell’agenzia Moody’s a Porta Romana. Secchiate di vernice e uova hanno imbrattato l’ingresso degli uffici, alcuni studenti hanno provato a entrare, ma sono stati bloccati nell’atrio. Lungo il percorso, i manifestanti hanno lasciato sacchi della spazzatura e incollato cartelli con la scritta «Not our debt» sulle vetrine di due banche.

 


Imponente il corteo degli studenti a Napoli, a cui si sono uniti anche lavoratori e movimenti sociali, il grande corteo è riuscito ad arrivare sotto il palazzo della Regione nonostante il divieto opposto nei giorni scorsi dalla Questura.

A Grottaminarda, in provincia di Avellino, nel corso della manifestazione promossa dalle organizzazioni studentesche contro la precarieta’ e a sostegno della vertenza Irisbus, il
corteo ha tentato di occupare l’autostrada A16 Napoli-Bari ma e’ stato fermato in prossimita’ delle rampe di accesso ai caselli dalla polizia schierata in assetto antisommossa.

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Usb. La scuola in sciopero reclama la restituzione del contratto nazionale

Lo sciopero e le manifestazioni in corso oggi in tutto il Paese vedono la protesta di tutte le anime della scuola pubblica: studenti, docenti, personale ATA e genitori, che esprimono così il proprio rifiuto a sacrificare un bene primario come l’istruzione sull’altare della Banca Centrale Europea, con la complicità del governo italiano, per soddisfare gli appetiti di banchieri e speculatori”, afferma Barbara Battista, dell’Unione Sindacale di Base Scuola, durante la manifestazione in corso a Roma.

“Lo stanno gridando i ragazzi – prosegue Battista – costretti in classi superaffollate e scuole pericolanti; i genitori, che vedono sottratto ai propri figli il diritto ad avere pari opportunità, specie se disabili; i lavoratori, rimasti con gli stipendi del 2007 e con la minaccia di licenziamenti di massa stile Grecia”.

“Questi temi – riferisce Battista – USB li ha portati nelle manifestazioni e nell’incontro che abbiamo avuto in mattinata all’ARAN con il presidente dell’Agenzia governativa, dove abbiamo ribadito la richiesta di rinnovo del contratto di lavoro, di svolgimento delle elezioni Rsu, e di intervento urgente presso l’Amministrazione per rimuovere le condizioni che stanno brutalmente colpendo ragazzi disabili e docenti inidonei. USB ha inoltre messo a disposizione dell’ARAN i dati sulle reali conseguenze occupazionali e salariali dell’accordo del 4 agosto scorso firmato da Cgil Cisl e Uil, che nella Scuola ha consentito di derogare al Contratto Nazionale ed ha introdotto il salario di ingresso per i nuovi assunti.

Da parte dell’ARAN – denota Battista – abbiamo ricevuto la disponibilità ad approfondire con noi il confronto su questi temi in prossimi incontri”. Conclude la dirigente USB: “Dopo questa bella giornata di lotta, i lavoratori della scuola proseguiranno un percorso che, a partire dallo sciopero generale del 6 settembre e dall’opposizione alla manovra finanziaria, li vedrà impegnati insieme a tutto il pubblico impiego nella manifestazione internazionale del prossimo 15 ottobre, contro le politiche dell’Unione Europea e del Governo”.

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