È partita ieri a Bologna, la campagna “Occupy the streets” promossa da Time Out che vede in venerdì 11 novembre un nuova data internazionale per manifestare contro i poteri finanziari “che hanno creato la crisi speculando sul debito privato e pubblico e che adesso vogliono farla pagare alle popolazioni”.
Ieri la prima iniziativa, alla stazione di Bologna, che ha visto la statua di Santa Insolvenza erigersi dentro la stazione e un gruppo di manifestanti recitare il vespro di Santa Insolvenza, e proseguire poi in processione lungo i binari, tra lo stupore e l’incredulità dei passanti: qualcuno ride, qualcuno piange, qualcuno si accoda in processione.
Lo spettacolo della Santa ha avuto grande successo, tanto che in ultima, arriva la notizia: lo sfratto previsto per venerdì mattina a cui il movimento doveva portare la sua solidarietà nel presidio anti sfratto organizzato da BPC e AS.I.A , è stato rimandato. Primo” miracolo” di Santa Insolvenza quindi , ma intanto nei prossimi giorni, sono state lanciate altre iniziative che andranno a invocare la “santa” e a propagandare l’Insolvenza. A partire quindi da questa mattina, vedremo apparire la statua degli insolventi di fronte al “teatrino” del Recruting Day dell’Università di Bologna, quale simbolo della svendita dell’istruzione pubblica al servizio dei privati e contro i costi sempre maggiori dell’istruzione stessa, e finirà venerdì, con la processione di Santa Insolvenza per tutta la città.
Intanto questa mattina è stato occupato l’ex mercato coperto in via Clavature, un percorso che vuole diventare un bene comune per tutta la città. “Non occupiamo queste mura presentando un programma già scritto. Invitiamo tutte e tutti a scommettere sull’apertura di uno spazio pubblico cittadino in cui gli intrecci delle differenti esperienze siano il punto da cui iniziare un nuovo percorso. Questa per noi è costruzione di democrazia: una pratica di ricerca di quel comune politico, umano e relazionale in grado di rovesciare l’esistente per aprire processi costituenti nella direzione di nuovi e maggiori diritti per tutte e tutti e noi.
Vogliamo cambiare il presente per poter afferrare il futuro insieme a chi vorrà piantare le tende con noi, che vorranno vivere insieme il corteo dell’11.11.11 ed andare oltre. Ci interessa la creazione di un laboratorio a progetto aperto a coloro i quali desiderano costruire collettivamente le prossime importanti date di mobilitazione: 17.11.11, giornata internazionale del mondo della formazione, 26.11.11, giornata nazionale per la difesa dell’acqua e di tutti i beni comuni” affermano in un comunicato gli occupanti di via Clavature.
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