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Napoli: in piazza contro Monti. Occupata l’Inps

Stamattina, giovedì 15 dicembre, convocata da un ampio arco di sigle politiche e sociali si è tenuta la manifestazione/corteo “No Monti – No Marchionne” la quale ha concretamente simboleggiato la necessaria risposta conflittuale che necessita costruire, ad ampia scala, fin dalle prossime settimane.

Il corteo, composto da studenti, precari, disoccupati, lavoratori delle aziende partecipate, attivisti del sindacalismo di base e conflittuale, dopo essere partito dalla centrale Piazza del Gesù si è diretto nel popolare quartiere di Montesanto dove sono state compiute due significative azioni di propaganda e di lotta.
Al capolinea della stazione ferroviaria della Circumflegrea e della Cumana sono stati bloccati i tornelli di accesso ai binari ed è stato premesso, ai numerosi utenti, di usufruire del servizio trasporti senza pagare il biglietto. Subito dopo il corteo si è diretto al vicino Ospedale Pellegrini dove è stata occupata la cassa ticket in modo da non far pagare l’iniqua tassa sulla salute ai tanti cittadini presenti nell’ospedale.
A seguire il corteo, dopo essere ritornato verso il centro cittadino, ha sostato sotto la direzione generale dell’Inps poi simbolicamente occupata per esporre uno striscione che denunciava l’attacco al sistema pensionistico e l’urgenza di definire forme di tutele previdenziale per i lavoratori di età avanzata e per le giovani generazioni inserite da poco nell’attuale mercato del lavoro frammentato e precario.
Non è mancato nel corteo il commosso omaggio ai fratelli immigrati di Firenze caduti sotto il fuoco di un fascista il quale, recentemente, come dimostrano palesemente alcune foto, ha tentato, senza riuscirvi, di sfilare in corteo a Napoli con i suoi camerati di Casa Pound.
La manifestazione, come previsto si è sciolta, alla sede della Prefettura in Piazza Plebiscito i cui dirigenti, in ossequio ai desiderata dei Palazzi istituzionali, si sono rifiutati di ricevere una delegazione della manifestazione dichiarando che la Prefettura dialoga e si confronta solo con Cgil, Cisl e Uil.
Il corteo di oggi rappresenta, comunque, un interessante segnale di controtendenza e di possibile connessione politica ed organizzativa tra le tante Vertenze sindacali e sociali che attraversano l’area metropolitana partenopea.
L’urgenza di definire forme di mobilitazione unitarie contro i comuni avversari, a partire dalla pesante funzione antisociale incarnata dall’amministrazione regionale di Caldoro, sta diventando un obiettivo che i movimenti di lotta, le organizzazioni sindacali autonome ed indipendenti e i numerosi attivisti politici e sociali stanno, finalmente, ricercando e praticando nella materialità del conflitto.
In questa prospettiva è stata indetta una Assemblea Unitaria per il prossimo martedì 20 dicembre, presso l’aula magna del Politecnico di Fuorigrotta (Napoli) con l’obiettivo di discutere e definire una Piattaforma Sociale in grado di coordinare e rappresentare, anche rompendo la blindatura autoritaria delle relazioni istituzionali, la ricchezza e l’articolazione degli obiettivi di lotta dei vari movimenti sociali.
Una Piattaforma Sociale che mira, esplicitamente, a tenere assieme le parole d’ordine contro i licenziamenti, contro le dismissioni delle società partecipate, per il reddito/lavoro per i precari Bros, per gli operatori sociali, contro i pesanti tagli al sistema dei trasporti e alla sanità pubblica. Una Piattaforma Sociale in grado di intrecciare queste Vertenze con la mobilitazione contro la devastazione ambientale dei territori e contro l’imposizione di nuovi siti di produzione di morte (..dagli inceneritori alle basi militari…)

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