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Fincantieri. Gli operai di Sestri occupano l’aeroporto

Gli operai dello storico stabilimento navale di Sestri Ponente, che da giorni presidiano i cancelli della fabbrica e hanno sospeso la costruzione dell’ultima nave in lavorazione, hanno bloccato il traffico del ponente genovese e poi si nono mossi in corteo. Chiedono al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, la convocazione urgente di un incontro, sollecitato nei giorni scorsi anche dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, e dal sindaco di Genova, Marta Vincenzi.

Subito dopo, però, si sono diretti verso l’aeroporto di Genova, dove hanno occupato l’atrio. I lavoratori, oltre un centinaio, hanno esposto davanti ai banchi del check-in uno striscione con cui chiedono «certezza» per il loro futuro e minacciano di non andarsene fino a quando non sarà loro comunicata la data dell’incontro con il governo che chiedono da giorni.

Le operazioni di imbarco, all’aeroporto di Genova occupato dagli operai Fincantieri, sono continuate. «Per evitare tensioni – spiega il direttore generale dello scalo, Paolo Sirigu – in accordo con le forze dell’ordine e l’Enac abbiamo previsto dei percorsi alternativi per i passeggeri che devono effettuare il check-in. La manifestazione si sta svolgendo in modo assolutamente civile e al momento, grazie anche ai ridotti volumi di traffico di questo periodo di vacanza, non si registrano particolari disagi».

Anche i tassisti in servizio all’aeroporto di Genova hanno scioperato per un quarto d’ora, questa mattina, in segno di solidarietà con gli operai Fincantieri che stanno occupando l’atrio dello scalo. Un gesto apprezzato dai lavoratori dello storico stabilimento navale, che hanno stretto la mano ai tassisti presenti. Solidarietà ai lavoratori Fincantieri è arrivata anche dalle Rsu dell’aeroporto Cristoforo Colombo, che hanno distribuito un volantino tra i passeggeri: «Siamo con voi – si legge – e con la vostra lotta».

Protesta cntinua anche al Cantiere navale di Palermo e nell’indotto, che anche oggi scioperano contro il piano di Fincantieri (140 esuberi in due anni). La tensione è alta davanti ai cancelli dello stabilimento, dove le tute blu durante l’assemblea hanno deciso di presidiarne l’ingresso per tutta la giornata e di continuare ad oltranza fino a mercoledì prossimo, data in cui è stata fissata dall’assessore regionale alle attività produttive, Marco Venturi, d’intesa con il prefetto di Palermo, Umberto Postiglione, una riunione con sindacati e azienda. «La lotta continua fino a quando non avremo risposte», dice Francesco Piastra della segreteria provinciale della Fiom. Intanto, ieri 130 dipendenti del gruppo hanno ricevuto le lettere in cui l’azienda comunicava l’accensione della cassa integrazione straordinaria a partire dal 2 gennaio fino al 31 dicembre 2013, secondo i criteri dell’accordo infame sottoscritto a Roma il 21 dicembre scorso dalle segreterie nazionali di Uilm e Fim, con contrarietà della Fiom (anche qui sindacato maggioritario).

Alcuni sindacalisti di Fim e Uilm sono stati contestati con fischi e urla da gruppi di operai durante l’assemblea che stamattina si è svolta in Fincantieri a Palermo, dove da tre giorni gli operai sono in sciopero. Alle due sigle sindacali, i lavoratori hanno chiesto di ritirare le firme dall’accordo siglato con l’azienda il 21 dicembre.

«La situazione sta diventando insostenibile, se per avere un incontro con il governo bisogna fare i matti, allora faremo i matti». Lo afferma il segretario della Cgil Liguria, Bruno Manganaro, che partecipa all’occupazione dell’aeroporto di Genova attuata dai lavoratori Fincantieri dello stabilimento di Sestri Ponente. «Ci dispiace per i disagi – aggiunge il sindacalista – abbiamo cercato in tutti i modi di essere rispettosi e disciplinati, ma sembra che a comportarsi così si venga presi in giro. L’atteggiamento delle istituzioni è incomprensibile – ribadisce – e allora vuol dire che faremo i cattivi».

Gli operai Fincantieri dello stabilimento di Sestri Ponente occuperanno l’aeroporto di Genova fino a quando non sarà loro comunicata la data dell’incontro con il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. «Occuperemo a oltranza», annuncia il segretario generale della Fiom di Genova, Francesco Grondona. «Capisco il disagio dei passeggeri – aggiunge – ma non abbiamo alternative: resteremo qui fino a quando non ci verrà comunicata la data dell’incontro con il ministro Passera».

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