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Montecitorio: la Polizia carica i pescatori, 5 feriti

“Vi state mangiando anche le nostre barche” recitava uno striscione appeso davanti alla Camera dei Deputati. Dopo i camionisti, gli agricoltori, gli allevatori e i commercianti, da oggi sono in mobilitazione anche migliaia di pescatori, strozzati dall’aumento del prezzo dei carburanti, dalla concorrenza spietata e sleale delle grandi multinazionali della pesca e dalla burocrazia. Questa mattina a centinaia, provenienti da tutta Italia e con indosso i giubbotti di salvataggio arancioni, si sono dati appuntamento in Piazza Montecitorio per manifestare contro i provvedimenti in discussione su proposta del governo Monti. «Siamo qui per dire no alla licenza punti – ha detto uno di loro ai giornalisti – che ci vuole imporre la Comunità Europea così come anche il giornale di bordo. Per non parlare poi del caro carburante: così non riusciamo ad andare avanti e c’è il rischio di un blocco totale».

Ma quanto la protesta si è fatta più determinata i pescatori hanno trovato i manganelli della Polizia. Al lancio di alcuni petardi e fumogeni, nel pomeriggio, i reparti mobili delle forze di sicurezza hanno risposto con durissime cariche contro i pescatori. Polizia e Carabinieri sono intervenuti con la forza per interrompere il lancio di petardi contro Palazzo Montecitorio. I cordoni di poliziotti in assetto antisommossa si sono fatti spazio a manganellate tra i manifestanti e li hanno prelevati di forza. Gli altri manifestanti hanno reagito, cercando di impedire il fermo dei compagni. A quel punto i celerini hanno risposto con un’altra carica ancora più violenta.

Sarebbero finora almeno 5 le persone rimaste ferite durante le cariche: 2 pescatori sono stati ricoverati all’ospedale San Giovanni e al Santo Spirito. Per ora la situazione appare sotto controllo, ma la polizia e i carabinieri restano schierati in tenuta antisommossa e non tutti i manifestanti hanno abbandonato la piazza.

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