Solidali con Paolo per la libertà di movimento
La risposta repressiva alla manifestazione davanti al CIPE con gli arresti domiciliari per il nostro compagno Paolo Divetta è un segnale d’inasprimento del divieto di opposizione democratica alle devastazioni delle grandi opere inutili. A difesa delle vergognose compensazioni per la costruzione della TAV Torino-Lione, è stata scatenata una brutale carica della polizia con diversi feriti e quattro arresti tra i manifestanti.
Paolo Divettta, oltre ad essere un dirigente dell’USB e dei BPM, condivide con noi l’esperienza del Consiglio Metropolitano, un organismo autonomo, indipendente e autorganizzato, luogo di tante iniziative e vertenze sociali e sportelli al servizio dei più deboli.
Il Governo Monti-Napolitano come in Val di Susa sta soffocando ogni forma di dissenso insieme ad Alemanno che sgombera militarmente gli immobili dismessi e liberati dal movimento per il diritto all’abitare.
Esprimiamo la più totale solidarietà a Paolo, chiediamo la sua immediata liberazione, il suo proscioglimento e quello di tutti gli altri fermati da accuse strumentali e vessatorie.
Noi siamo gente che non molla mai, non sarà la repressione poliziesco-giudiziaria a fermare le nostre lotte.
IL CONSIGLIO METROPOLITANO DI ROMA
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Solidarietà ai compagni arrestati
As.I.A.-USB BOLOGNA esprime piena solidarietà al compagno Paolo Di Vetta, ed agli altri 4 compagni arrestati ieri a Roma durante una pacifica manifestazione contro lo spreco del denaro pubblico in opere inutili come la TAV. La violenza attuata nei loro confronti dalla Polizia di Stato è quanto mai simbolo di una pericolosa ascesa del potere antidemocratico di questo governo; un governo, quello di Monti-Napolitano, che difende le lobby economiche contro chi che difende le lobby contro chi si batte affinchè la democrazia e il bene comune prevalga.
Quanto ha dichiarato P. Leonardi, ieri calza perfettamente il nostro pensiero “Il perpetrarsi di una politica miope ed antidemocratica, che non tiene conto della profonda e crescente contrarietà nei confronti di questi progetti, obsoleti, devastanti ed appetibili per la criminalità organizzata, sta producendo l’aumento di atti repressivi nei confronti di chiunque, in Val Susa o nel Paese, osi mettere in discussione gli interessi che si celano dietro alle cosiddette ‘grandi opere’ come la TAV”.
Non risulta più credibile questo governo, che si riempie la bocca con il rispetto della legalità e poi appoggia e contribuisce alle devastazioni ambientali e alle speculazioni mafiose di pochi a scapito di welfare e diritti sociali di tutti.
Ci stringiamo attorno ai compagni arrestati che lottano per diritti sanciti dalla Costituzione Antifascista della Repubblica Italiana, usurpata oggi da burocrati banchieri, e attendiamo gli esiti del processo ancora in corso a Roma.
AS.I.A Usb
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Fermare la repressione contro i movimenti
Ieri una partecipata manifestazione davanti al CIPE, dove si discutevano le compensazioni per la costruzione della TAV Torino-Lione, è stata brutalmente caricata dalla polizia e molte persone sono state ferite.
Molti documenti filmati dimostrano l’insensatezza e la violenza di questa azione di polizia.
Paolo Di Vetta, dirigente dell’USB e dei Blocchi precari metropolitani, è stato successivamente fermato mentre si faceva medicare insieme ad altri attivisti.
Si tratta di un atto di brutale repressione che dimostra la crescente insofferenza del Governo Monti verso ogni forma di dissenso.
Il Comitato NO DEBITO esprime a Paolo Di Vetta la piena solidarietà e chiede il proscioglimento di tutti i fermati e l’apertura di una inchiesta sull’operato delle forze dell’ordine.
Le idee e le lotte non saranno fermate dalla repressione poliziesca o giudiziaria.
Comitato No Debito
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Comunicato del Movimento No Tav sui gravi fatti di Roma
Tutta l’Italia e’ la Valle di Susa, la Valle di Susa e’ tutta lItalia: lo testimoniano la determinazione e la composizione stessa delle lotte sociali che nascono e crescono su tutto il territorio nazionale ed oltre; lo dimostra anche la repressione con cui il potere del capitale cerca di fermare queste lotte.
Questa mattina a Roma lopposizione al Tav e alle grandi opere inutili si e’ saldata con la mobilitazione del movimento romano per il diritto all’abitazione attraverso un’iniziativa che si e’ tenuta, di fronte agli uffici del CIPE, Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, il quale proprio oggi doveva stanziare i 20 milioni per le compensazioni per la TAV richieste dal Presidente della Regione Piemonte Cota.
I manifestanti intendevano cosi’ protestare contro luso di denaro pubblico in opere, come la TAV Torino-Lione, inutili, faraoniche ed osteggiate dalle popolazioni locali, mentre in tutta Italia lemergenza abitativa e’ pesantissima, vengono tagliati servizi essenziali, non si finanzia il diritto al reddito e al lavoro.
Come in Valle di Susa, contro i manifestanti si e’ scatenata una dura repressione. Le persone sono state aggredite dalle forze dellordine. Le manganellate hanno causato numerosi feriti.
Uno dei feriti, Paolo Di Vetta, militante storico del movimento sindacale di base ed esponente del comitato NoDebito, ricoverato in ospedale, e’ stato prelevato dalle forze di polizia dal pronto soccorso ed arrestato insieme ad altri militanti.
Il movimento NoTav esprime la massima vicinanza e la più totale solidarieta’ a tutti i compagni arrestati.
E’ più che mai necessario portare avanti, con determinazione, la lotta comune.
Larroganza del potere e’ il segno pia’ evidente della nostra forza e della sua debolezza.
Il Movimento NoTav
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PAOLO DI VETTA E GLI ALTRI COMPAGNI DEI MOVIMENTI PER IL DIRITTO ALL’ABITARE LIBERI SUBITO!
“E’ davvero singolare che mentre la città di Roma è attraversata da nuovi rigurgiti neofascisti, con i pestaggi davanti alle scuole superiori dell’altro ieri a Roma Nord ed oggi dinanzi al Liceo Righi, le forze dell’ordine abbiano pensato bene di fermare, viceversa, e trarre in arresto i compagni che manifestavano pacificamente davanti alla sede del CIPE di Roma, contro l’ennesima marchetta alla Regione Piemonte pari a 20 milioni che dovrebbero addomesticare i valsusini NO TAV e farli demordere, una volta per tutte, dalla loro tenace opposizione all’ennesimo saccheggio di denaro pubblico, destinato ad un’opera devastante ed a riempire in maniera trasversale la pancia dei soliti vecchi e nuovi padroni.”
Lo afferma in una nota Claudio Ortale, vicepresidente del Consiglio del Municipio XIX e Capogruppo Prc/FdS.
“Invece di dirci chi sono coloro che mercoledì mattina hanno aggredito i due compagni di Senza Tregua Roma Nord e quindi trarli in arresto; invece di arrestare immediatamente i venti e più neofascisti di Controtempo che hanno mandato all’ospedale gli studenti che volantinavano davanti al Righi stamattina a sostegno dello sciopero dei metalmeccanici FIOM, – precisa il capogruppo di Rifondazione Comunista FDS – eccoli che in modo tempestivo caricano i manifestanti dei Blocchi Precari Metropolitani e del Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa davanti alla sede del CIPE”.
“E’ questo sarebbe l’impego delle forze dell’ordine di un Governo sobrio? Questo partorisce la Questura di Roma contro chi democraticamente – prosegue Ortale – volantina o manifesta per la difesa e tutela dei principi contenuti nella Costituzione Repubblicana?”
“Vedere l’immagine di Paolo e degli altri compagni pestati dalle forze dell’ordine è una vergogna e non possiamo restare in silenzio di fronte al loro arresto. Vogliamo che i nostri compagni siano immediatamente rimessi in libertà e che la polizia ed i carabinieri si rendano utili per ben altri utili arresti, posto che di roba sulla quale indagare in questi giorni ne troverebbero a iosa dalle parti dei discendenti dell’attuale sindaco di Roma.”
“Paolo Di Vetta, dirigente USB, e tutti gli altri compagni dei movimenti per il diritto all’abitare – conclude il capogruppo di Rifondazione FDS – LIBERI SUBITO!”
CLAUDIO ORTALE
Vicepresidente del consiglio del Municipio ROMA 19 e Capogruppo PRC FDS
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