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Napoli. Ancora persecuzioni giudiziarie contro i precari Bros


La Procura della Repubblica di Napoli – e più specificatamente il pool di sostituti procuratori diretti dal Giudice Giovanni Melillo – ha scritto una nuova pagina nera del diritto nella nostra città. Ancora una volta la Procura ha rispolverato l’inchiesta che vede coinvolti 15 precari del Progetto Bros, accusati, addirittura, di “associazione a delinquere” ed ha disposto 4 perquisizioni contro alcuni dei 15 senza che venisse contestato nulla di specifico e di personale ai 4 precari coinvolti. Naturalmente le perquisizioni ai 4 – ed a due Centri Sociali in cui si riuniscono i disoccupati e i precari – hanno dato esito negativo ma, e lo vogliamo evidenziare con nettezza, si è consumato l’ennesimo strappo alle regole democratiche, ai diritti individuali e collettivi delle persone e alla libertà di lotta e di organizzazione collettiva. Mentre le istituzioni nazionali e locali non riescono ad offrire alcune soluzione all’emergenza occupazionale nell’area metropolitana di Napoli gli unici fatti che si producono sono le inchieste giudiziarie e la politica del manganello contro i movimenti sociali. Intanto la Regione Campania continua la sua politica di macelleria sociale (abolizione di ogni forma di welfare, chiusura di Pronto Soccorso, tagli ai Trasporti pubblici…) e l’Amministrazione Comunale si attorciglia attorno ai cosiddetti grandi eventi (Coppa America, Forum delle Culture…) ai lavoratori, ai precari ed ai disoccupati si chiedono ulteriori sacrifici. I Precari BROS respingono questo ulteriore tentativo di inquinamento ed opacizzazione della loro Vertenza, rigettano al mittente l’utilizzo da parte della Magistratura di articoli del codice penale che afferiscono alla criminalità organizzata e denunciano l’inerzia delle istituzioni nazionali e locali. Per questa mattina – sabato 17 Marzo- alle ore 10,30, presso il Presidio permanente sotto Palazzo San Giacomo, i precari Bros hanno convocato una Conferenza Stampa per denunciare l’allucinante clima di intimidazione e di evidente autoritarismo contro le lotte sociali.

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