Finalmente si è palesata una interessante rappresentazione di quella composizione di classe che, dentro le aree metropolitane, può innestare percorsi di lotta e di organizzazione attorno all’obiettivo della garanzia del reddito contro i diversificati effetti antisociali della crisi capitalistica.
Le prossime settimane saranno il periodo temporale in cui i movimenti di lotta, gli attivisti politici e sindacali saranno impegnati a dare continuità organizzativa a questo abozzo di processo di ricomposizione che oggi si è materializzato per le strade di Napoli.
Il corteo era aperto da uno striscione con la scritta «Voi miseria e nobiltà, noi casa reddito e felicità». In testa c’erano gli immigrati. «È la prima volta che manifestano non per il permesso di soggiorno, ma per il reddito di cittadinanza», affermano gli organizzatori. Erano presenti gruppi di lavoratori della Fiat di Pomigliano, della Irisbus, disoccupati Bros e precari dell’Astir e della Arpac multiservizi.
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