Un nutrito gruppo di attivisti antisfratto ha tentato oggi di impedire che due famiglie finissero in mezzo ad una strada bloccando l’ufficiale giudiziario.
In via Soana e via Ceresole, a pochi minuti di distanza, la polizia ha attaccato e disperso i presidi di solidarietà con cariche e lacrimogeni. Alla fine 40 persone sono state portate in commissariato per l’identificazione e 37 di loro sono state denunciate a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale. Per gli altri, non italiani, si attende la decisione, mentre per i non residenti a Torino è probabile il foglio di via.
In una città con un altissimo numero di sfratti per morosità, le zone più colpite sono ovviamente quelle dove la crisi morde di più e sempre più famiglie si ritrovano nell’impossibilità di pagare l’affitto. Gli apparati di polizia, supportati dalle politiche dell’amministrazione comunale che continua a gestire l’emergenza abitativa in termini di mero ordine pubblico, non hanno esitato a mostrare i muscoli per raggiungere l’obiettivo di lasciare in mezzo ad una strada le famiglie colpevoli di non poter più pagare l’affitto.
Dopo la giornata di oggi è già stato lanciato l’appuntamento per domani, giornata nella quale sono previsti due nuovi sfratti e in cui la resistenza in difesa del diritto alla casa tornerà ad opporsi all’arroganza di palazzinari e forze dell’ordine.
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