Si chiama Virginia Taranto e arriva da Napoli. E’ un’amministrativa precaria, “29esima in graduatoria – spiega – dovevo essere di ruolo già da tre anni, invece rischio di perdere il mio lavoro”. Salvata dai colleghi
Momenti di altissima tensione ieri durante il sit-in di protesta dei docenti “inidonei” e dei tecnici e amministrativi precari in piazza Montecitorio. Una precaria di Napoli, Virginia Taranto, ad un certo punto ha tentato di darsi fuoco con una bottiglietta di alcol. La donna è stata fermata in tempo dai colleghi e, successivamente, in seguito ad un malore è stato necessario l’intervento di un’ambulanza. “Sono disperata, non è stato un gesto studiato”, ha detto la donna, separata e senza stipendio da giugno.
La precaria si chiama Virginia Taranto, ha 55 anni, è napoletana. La sua storia – ha raccontato la stessa Virginia – è particolare: la donna ha infatti il 75% di invalidità, soffre di diabete e ha subito due ictus. “Siamo esasperati, a settembre rischiamo di trovarci in mezzo ad una strada” ha affermato Virginia, impiegata amministrativa precaria da 15 anni in una scuola del capoluogo campano. A scatenare la rabbia del gruppo di manifestanti, guidati dal sindacato Cobas ed USB, è stata la notizia del rinvio delle decisioni sulla pubblica amministrazione al termine del Consiglio dei ministri tenutosi ieri.
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