Domani, 6 dicembre, alle ore 11.00, l’USB P.I. Ricerca organizza un presidio dell’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale davanti alla sede del Ministero dell’Ambiente, in via Cristoforo Colombo 44 a Roma. Con un mese di anticipo sull’Epifania i ricercatori andranno a consegnare carbone al Ministro Orlando.
“Non merita regali un Ministro che sana le discariche all’ILVA e non investe in ricerca pubblica – spiega Claudio Argentini, dell’Esecutivo Nazionale USB P.I. Ricerca – l’ambiente Italiano è passato da un ministro presenzialista e fortemente legato alle politiche di consumo del territorio, come Clini, ad un ministro ‘assente e trasparente’, che però risponde alle stesse identiche logiche mercantilistiche”.
“In questo contesto – prosegue Argentini – l’abbandono della ricerca pubblica ambientale da parte del dicastero è scandaloso. Orlando sta proteggendo i boiardi del Ministero che attaccano e sviliscono il ruolo dell’ISPRA, ente che viene lasciato senza un presidente e con un direttore generale soltanto prolungato nell’incarico”.
Sottolinea il dirigente USB: “invece di chiudere Sogesid e rilanciare ISPRA e Ministero, con rispettive diverse competenze, Il Ministro tenta inoltre di svuotare l’ISPRA dei suoi tecnici, avocandoli a sé. Così, mentre con pochi interventi e soldi potremmo assumere i precari storici, rafforzando in questo modo L’ISPRA stesso, osserviamo un’assenza di investimenti e continui inceppi alle attività istituzionali dell’ente di ricerca italiano per l’ambiente”.
“Per questo inizia un percorso di lotta per i lavoratori ISPRA, che deve costringere Orlando a confrontarsi con l’unica organizzazione sindacale, l’USB P.I., che si sta opponendo all’annullamento di ISPRA e dei suoi lavoratori”, conclude Claudio Argentini.
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