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Tnt di Teverola: i facchini licenziati strappano un negoziato

Per “smaltire” il personale in esubero la Server Coop – azienda di Teverola che lavora in appalto per la TNT – aveva offerto 5000 euro di buona uscita a chi avesse lasciato volontariamente il proprio posto di lavoro. Mentre ad una parte dei restanti lavoratori era stato proposto di firmare un contratto con una “nuova azienda” (che in realtà è ubicata nello stesso stabilimento, che fa parte dello stesso consorzio e ha lo stesso committente) al resto era stata prospettata la cig a zero ore per sei mesi e poi il licenziamento. Di fronte alle rimostranze del Si Cobas e dei lavoratori – che chiedevano la riconferma dei contratti attualmente in vigore – l’azienda si era chiusa a riccio rifiutando ogni trattativa. 

Stamattina all’alba alcune decine di facchini hanno realizzato un presidio davanti all’ingresso della Server Coop assieme agli attivisti dell’Assemblea di sostegno. Intorno alle 6,30, dopo un volantinaggio informativo, i dimostranti hanno iniziato un blocco delle merci in entrata e in uscita. Alla fine la TNT cede e accetta di dialogare con i lavoratori. Il sindacato chiede innanzi tutto il reintegro immediato dei facchini messi in cig a zero ore, mentre l’azienda insiste sulla sospensione del blocco. Alla fine, verso le 10, i lavoratori decidono di accettare la convocazione di un tavolo di trattativa e sciolgono quindi il picchetto. La TNT e il Consorzio Gesco hanno accettato di convocare un negoziato tra una settimana.

Maggiori informazioni: http://clashcityworkers.org/lotte/cosa-si-muove/1265-mobilitazione-lavoratori-tnt-teverola-i-facchini-licenziati-strappano-accordo.html

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