Da 13 mesi un gruppo di lavoratrici attende, con grande sofferenza personale, il riconoscimento degli stipendi non pagati e la riconferma del proprio posto di lavoro: stiamo parlando delle lavoratrici Aidas, che sono costrette a ricorrere allo sciopero della fame per avere risposte sulle semplici domande che stanno ponendo, purtroppo inascoltate: lavoro e retribuzione.
Il contenimento della spesa pubblica si è tradotto, anche sul territorio di Terni, che poteva vantare una forte tradizione sociale, con il taglio delle prestazioni e dei servizi nei confronti dei cittadini disabili ed anziani.
L’appalto, che è stato vinto da una cooperativa ternana, ha previsto, oltre ad una significativa “rimodulazione” del servizio, che tradotta in ternano, significa, come già detto, riduzione dei servizi ai cittadini, anche un significativo taglio occupazionale, cosicché un gruppetto di lavoratrici è rimasto senza posto di lavoro.
Nel frattempo, complice una dirigenza della cooperativa Aidas incapace, che ha portato economicamente la stessa sull’orlo del baratro ed il silenzio assordante della “politica”, si consuma il dramma – simile a molti altri purtroppo – di lavoratrici che non solo non hanno garanzia per una occupazione futura, ma non riescono neppure a recuperare gli stipendi arretrati che non sono mai stati liquidati.
In attesa che si definisca il nuovo corso della cooperativa, che gli ispettori ministeriali facciano le proprie verifiche, le lavoratrici non hanno di che vivere…
E’ possibile che la politica, quella che dovrebbe essere più vicina al territorio, faccia per una volta, il proprio compito ed assuma questa come priorità?
Non è possibile che si possano trovare soluzioni di sostegno a donne e uomini che hanno continuato a prestare il proprio lavoro a favore della collettività (perché così è stato in questi lunghi 13 mesi) senza percepire lo stipendio?
Questo rivendichiamo per queste lavoratrici e questi lavoratori.
Perché non è eticamente, prima ancora che politicamente, accettabile che si debba ricorrere sempre agli scioperi della fame od alle gru per non essere considerati “invisibili”.
USB sarà al fianco di queste lavoratrici e questi lavoratori in tutte le iniziative che intenderanno assumere.
Terni – domenica, 09 febbraio 2014
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