Diverse centinaia di persone oggi hanno manifestato per le vie di Torino, a sostegno dei lavoratori dell’ospedale Gradenigo in lotta contra la vendita della struttura sanitaria ai privati. Ecco un altro esempio, non certo l’ultimo, di quell’inarrestabile processo che porta alla costituzione del Profite State, cioè all’accaparramento privato di tutto ciò che è pubblico, che si qualifica come eccellenza in termini di servizio e in attivo in termini economici.
A Torino e in Piemonte ciò avviene con la complicità delle istituzioni locali, governate indifferentemente da Lega o PD. A ricordarlo sono stati gli slogan pronunciati all’unisono sotto le finestre del palazzo della regione Piemonte in Piazza Castello.
Sindacati (su tutti USB, promotrice e organizzatrice dell’iniziativa, oltre che principale riferimento dei lavoratori all’interno della struttura ospedaliera), comitati di quartiere, Askatasuna, studenti organizzati e cittadini si sono uniti nella lotta e nella rivendicazione del diritto alla sanità, all’istruzione pubblica e alla casa, contro l’austerità imposta dall’alto (Italia ed Unione Europea). Questi sono gli obiettivi di chi si organizza ogni giorno in una città che, a livello politco, risponde alla crisi con la svendita del patrimonio pubblico (altro caso e quello della GTT, altra azienda in attivo), la cosiddetta gentrification e il sostegno indefesso a quel capolavoro di inutilità e spreco di risorse pubbliche che il TAV.
A fianco dei lavoratori anche Ross@, che ha raccolto le firme per la richiesta di un referendum popolare sui trattati europei, per ridare voce e forza ai settori popolari, principali bersagli della crisi economica in atto.
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Flavia
In questo periodo di difficoltà, l’eccellenza resiste ed è quello che si trova nel reparto oncologico dell’ospedale Gradenigo, per questo va protetto.