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Lombardia. Venerdi sciopero nei servizi. Stop ai tagli e agli enti bilaterali

L’Unione Sindacale di Base ha dichiarato lo sciopero generale in Lombardia dei lavoratori di tutte le aziende che operano negli appalti delle pulizie, della ristorazione e della logistica. Nella regione, in questi settori, sono quotidianamente a rischio migliaia di posti di lavoro. La colpa è dei tagli imposti alla Pubblica amministrazione dalla Spending review. Tagli che colpiscono in prima battuta i lavoratori del settore privato impiegati negli appalti pubblici. Colpa del meccanismo dei subentri di appalto già insufficiente a tutelare i lavoratori e che ora è stato modificato, in peggio, dal recente Contratto nazionale delle imprese di vigilanza e dei servizi fiduciari, contratto sempre più spesso preso come riferimento da tutte le aziende. Risultato di tutto ciò: diminuisce l’occupazione, diminuisce la paga oraria, ma aumentano i carichi di lavoro e aumenta lo sfruttamento. Non solo, nei settori delle pulizie e della ristorazione scolastica, durante la chiusura degli istituti a causa delle vacanze scolastiche, le lavoratrici e i lavoratori vengono collocati in sospensione obbligatoria e mandati a ingrossare le schiere dei disoccupati, senza ammortizzatori sociali. In più, sulle buste paga, vengono imposti balzelli per pagare le quote di servizio e gli enti bilaterali. Tutto a beneficio esclusivo di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e padroni.  Uno degli obiettivi dello sciopero di venerdì 28 dei lavoratori degli appalti delle imprese di pulizia, ristorazione, logistica è infatti l’abolizione degli Enti bilaterali. Ma cosa sono questi misteriosi Enti bilaterali? In molti contratti, nel commercio, turismo, servizi, edili e altri, è stato creato questo istituto che dovrebbe occuparsi di formazione professionale, sicurezza sul lavoro, prestazioni assistenziali, mutualizzazione degli obblighi retributivi (mensilità aggiuntive, ferie). Come viene finanziato? Prelevando una percentuale dalle disponibilità contrattuali: si parla di centinaia di milioni di euro. Cifre che vengono gestite, pariteticamente, da datori di lavoro e sindacati, i soliti noti Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Ma questa gran massa di denaro viene veramente spesa per quegli scopi per cui sono nati gli Enti bilaterali? Il dubbio è forte ed è quasi una certezza: di interventi su questi temi in questi anni se ne sono visti ben pochi. Di certo è che servono per pagare una folta schiera di personale di provenienza sindacale e padronale che ci lavora. Gli Enti bilaterali sono la massima espressione della complicità che si è instaurata tra padroni e sindacati collusi. Sono strutture dove vengono gestiti soldi e concordate politiche di sostegno alla riorganizzazione delle imprese. Per tutte queste ragioni il congresso regionale di USB Lavoro privato del novembre scorso aveva deciso di iniziare una battaglia contro gli Enti bilaterali. E, coerentemente, oggi USB chiama i lavoratori alla mobilitazione contro di essi. L’obiettivo è semplice: i soldi dei lavoratori devono rimanere  a loro disposizione e non andare a enti inutili e costosi. Per tutte queste ragioni, l’USB ha indetto lo sciopero del 28 marzo contro padroni e sindacati conniventi. E chiede ai lavoratori e alle lavoratrici di aderire in massa. Perché questa situazione non può continuare e devono essere ripristinati quei diritti sacrosanti di cui tutti i lavoratori devono beneficiare.

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