Oggi 11 ottobre è una giornata sciopero generale nazionale convicata dai sindacati di base e di classe.
Nonostante la cappa di silenzio spessa, impenetrabile o omologata solo sull’elenco dei “disagi” nei trasporti, lo sciopero generale nazionale di 24 ore promosso da tutte le organizzazioni sindacali conflittuali, alternative e di base per lunedì 11 ottobre, si preannuncia partecipatissimo in tutto il Paese, a maggior ragione dopo le violenze dello squadrismo fascista di sabato a Roma contro la sede della Cgil. E’ uno sciopero che arriva al momento giusto per denunciare nero su bianco il carattere antipopolare del governo Draghi in tutte le sue articolazioni.
Manifestazioni sono previste in più di 40 città con una presenza davvero “confederale”, alimentata da lavoratrici e lavoratori di ogni categoria del settore pubblico e di quello privato, ma anche di quei settori del lavoro decontrattualizzato e sempre più precarizzato.
A Roma sono previsti più appuntamenti che poi convergeranno insieme. Dalle 10 del mattino ci sarà la protesta delle aziende in crisi al Mise, sotto le finestre di Giorgetti; quella di professori, studenti e personale ATA sarà sotto al MIUR in viale Trastevere assieme ai ricercatori, precari e non; mentre Brunetta avrà nelle orecchie i sonori fischi dei lavoratori pubblici radunati sotto Palazzo Vidoni. L’appuntamento conclusivo è per le 12,30 a piazza Santi Apostoli, dove terminerà il corteo che parte da piazza della Repubblica. In diverse città saranno presenti nelle piazze anche quanti respingono e contestano l’obbligo il ricatto del green pass sui luoghi di lavoro ma che nulla hanno a che vedere con i fascisti.
Il Governo Draghi, i suoi ministri e le politiche antipopolari che stanno assumendo, saranno quindi al centro di questo sciopero, che segna un fatto nuovo e rilevante: mentre i sindacati complici Cgil Cisl e Uil il si avviano a sottoscrivere un nuovo Patto con il governo e i padroni per assicurare la pace sociale, si intravvede all’orizzonte una nuova unità di intenti e di lotta delle forze sindacali di base, ormai presenti e radicate ovunque, che non hanno rinnegato e abbandonato lo strumento del conflitto.
Le piazze dello sciopero generale di oggi
Torino – ore 10.30 Porta Nuova
Genova – ore 9.00 piazzale Traghetti Iqbal Masih (coop.A.Di Negro)
Milano – ore 10.00 via Pantano 9 (Assolombarda)
Bergamo – ore 14.30-17 presidio alla Confindustria, via Stezzano 87
Brescia – ore 9.30 piazzale Stazione
Trento – ore 9.00 corteo da Piazza Dante a Confindustria
Mestre – ore 9.00 piazza Barche, corteo a via Torino (Confindustria) e Forte Marghera
Trieste – ore 10.00 corteo da piazza Goldoni
Bologna – ore 10.30 piazza dell’Unità, corteo fino a Piazza del Nettuno
Parma – ore 9.30 presidio Ospedale Maggiore, via Gramsci
Firenze – ore 10.00 piazza Puccini
Pisa – ore 10.00 piazza dei Miracoli
Livorno – ore 7 rotatoria della Cartiera (angolo ponte Genova-via Mattei)
Perugia – ore 10.00 piazza Italia
Roma – ore 10.00 presidio al Mise (via Molise)
ore 10.00 presidio al Ministero dell’Istruzione (viale Trastevere)
ore 10.00 presidio alla Funzione Pubblica (piazza Vidoni)
ore 10.00 piazza della Repubblica, corteo fino a piazza SS.Apostoli
Campobasso – ore 10.00, piazza Prefettura
Napoli – ore 10.00 piazza Mancini
Catanzaro – ore 10.00 Cittadella Regionale
Gioia Tauro – ore 10.00 Porto
Cosenza – ore 9 piazza Loreto
Catania – ore 9.30 corteo da piazza Borgo a piazza Manganelli
Palermo – ore 9.00 corteo da piazza Politeama alla Prefettura
Ragusa – ore 10-12 presidio in piazza Matteotti
Cagliari – ore 9.30 corteo da piazza Garibaldi
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