USB: Turchia: un nuovo crimine del capitale nella miniera di Soma
USB esprime indignazione per il nuovo crimine del capitale nella miniera della città di Soma in Turchia occidentale, che ha ucciso almeno 270 lavoratori, mentre centinaia di altri minatori sono ancora intrappolati nella miniera di carbone .
La società «SOMA Komur Isletmeleri AS», proprietaria della miniera , ha la responsabilità penale, perché non ha preso neanche le misure di sicurezza più elementari, ha aumentato il ricorso a subappaltatori e ha incessantemente fatto pressione sui lavoratori per produrre il più possibile, in condizioni di lavoro miserabili.
Secondo i rappresentanti dei minatori, c’è stata una attiva e proficua collaborazione tra il management della società SOMA (e di altri gruppi in questo settore di attività) e il governo della Turchia che ha impedito l’adozione e l’attuazione di una legislazione che migliorasse le condizioni di lavoro e l’espansione delle libertà sindacali in molte delle miniere in Turchia, tutto ciò in nome del presunto “sviluppo” .
La confederazione USB esprime le sue sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e la sua solidarietà ai lavoratori turchi e alle loro organizzazioni sindacali nella lotta per fermare lo sfruttamento. In Turchia come nel resto del mondo devono essere adottate misure legislative che garantiscano sicurezza per i lavoratori e punizioni per coloro che si rendono responsabili di crimini sui luoghi di lavoro.
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