Perché Cgil Cisl e Uil non scioperano il 19 giugno in difesa di tutti i servizi pubblici?
“Camusso e Angeletti chiamano i lavoratori allo sciopero contro il prelievo di 150 milioni imposto da Renzi alla RAI. Forse ai due segretari è sfuggito che all’INPS ogni anno viene imposto un analogo taglio di ben 500 milioni. Perché su questo, e su altri pesanti tagli imposti a tutte le amministrazioni pubbliche, Cgil e Uil non intervengono con analoga determinazione?”, domanda Luigi Romagnoli, dell’Esecutivo USB Pubblico Impiego.
“Per quanto ci riguarda tutti i servizi pubblici ed i diritti di tutti i lavoratori vanno difesi allo stesso modo. Proprio per questo – sottolinea il dirigente USB – abbiamo proclamato il 19 giugno prossimo lo sciopero generale nazionale di tutto il pubblico impiego e delle società partecipate ed esternalizzate che erogano servizi pubblici”.
Avverte Romagnoli: “Invece di giochi di fioretto con la Commissione di Garanzia, che non guardano agli interessi dei lavoratori, e men che meno all’inalienabile diritto di sciopero di cui ogni singolo lavoratore è titolare, Camusso e Angeletti convergano sulla data del 19 giugno, e lo stesso faccia Bonanni, per la difesa ed il rilancio dei servizi pubblici, lo sblocco dei contratti, l’assunzione di tutti i precari e contro la politica di tagli che sta distruggendo tutto il settore pubblico”, conclude il sindacalista.
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