Oltre duecento corrieri delle tre filiali di distribuzione di SDA di Roma in sciopero per due giorni; due filiali completamente paralizzate dalla massiccia adesione alla protesta, con migliaia di pacchi fermi nei magazzini e bilici impossibilitati a scaricare nuova merce.
Due lavoratori feriti a causa della incapacità da parte delle forze dell’ordine di gestire una piazza legittimamente arrabbiata.
Un risultato (e mezzo) portato a casa grazie alla determinazione dei lavoratori, per nulla intimiditi né dalle manganellate né dalla indifferenza del Gruppo Poste Italiane.
Si è conclusa, per ora, con il ritiro delle procedure di licenziamento di 17 lavoratori, la vertenza che ha visto contrapposti i corrieri della filiera SDA di Roma ed uno dei fornitori della stessa azienda del gruppo Poste.
Al termine di due giornate intense e tese, l’azienda SDA si è trovata costretta ad incontrare i rappresentanti dei lavoratori, intimando prima di tutto al proprio fornitore il ritiro delle procedure di esubero e impegnando tutti i fornitori della filiera a non procedere con nuove iniziative dello stesso tenore fino al 2024.
Il protagonismo e la solidarietà tra lavoratori di magazzini diversi, anche quelli non coinvolti direttamente dalle procedure di licenziamento, sono la rappresentazione migliore della forza e della coesione di questo segmento di nuova classe operaia emergente, da cui, è bene che si sappia, non si potrà prescindere nelle scelte future di riorganizzazione economica di un settore in rapido mutamento ed evoluzione.
L’USB, sindacato oramai largamente maggioritario tra i drivers della filiera romana di questa azienda, è stato, è e sarà strumento nelle mani dei lavoratori per affrontare con determinazione ogni tentativo di attacco ai loro diritti
L’USB manterrà alta l’attenzione su ogni tentativo di riduzione dei diritti, a partire dalle riorganizzazioni aziendali perpetrate sulle spalle dei lavoratori e dei loro salari, fino alle rimodulazioni normative, come la modifica dell’art. 1667 del codice civile che vuole riportare indietro di un decennio le conquiste ottenute dai corrieri e da tutti i lavoratori della logistica in appalto
La partita è ancora aperta.
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Angelo De Marco
speriamo che sia di esempio per altre realtà con problematiche simili e non solo …e meno male che l’ USB c’è