Menu

Roma. Lavoratori comunali in piazza

Migliaia di lavoratori comunali hanno riempito oggi piazza del Campidoglio. Erano partiti in corteo dalla vicina piazza della Bocca della Verità. La rabbia dei lavoratori capitolini ormai va avanti da settimane dopo l’annuncio dei tagli al salario accessorio, che rischia di sottrarre 300 euro agli stipendi dei dipendenti che guadagnano cifre tra i 1200 e i 1300 euro, il contratto nazionale degli enti locali come noto è uno dei più “magri” del settore pubblico. Dal tetto è stato calato uno striscione che dà cifre ben diverse: sono quelle degli stipendi dei dirigenti. “Tricarico 180mila, Fucito, 180mila, Girella 130mila”. Gli stipendi dei dirigenti comunali scelti da Marino.

Nella Capitale l’agitazione dei lavoratori si è fatta sentire, a conferma che senza lavoratori i servizi non esistono. Molti asili nido e scuole materne sono chiusi, i municipi fermi, il servizio anagrafico attivo solo ai livelli minimi garantiti dalla legge. L’80% dei vigili urbani è in sciopero. “Crediamo che le altre sigle sindacali si siano impantanate nello sciopero del 6 Giugno anche per non perdere la faccia con la loro base” sottolinea una nota della Usb del Comune di Roma, “formalmente il vice Sindaco ha chiesto loro di soprassedere; sia perché ormai hanno accettato di piegarsi – unitamente all’amministrazione – ai voleri del MEF e alla revisione del contratto decentrato, sia – per inciso – perché le ipotesi di lavoro contengono più di qualcuna delle loro richieste”. “Grandi eventi, servizi sociali, asili nido, servizi notturni, mobilità. La città vive in uno stato di c ontinua emergenza, 24 ore al giorno, mentre i lavoratori sono costretti a fare i conti con un turn – over bloccato e con l’assenza di qualsiasi intervento di riorganizzazione dei servizi” denunciano i sindacati ufficiali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa”. Dal canto suo la Usb replica “crediamo che la battaglia sul tavolo del Campidoglio è difensiva e perdente, senza una battaglia contro il governo da parte di tutto il pubblico impiego, per un vero recupero salariale, per la difesa dei servizi pubblici e la loro reinternalizzazione dopo le fallimentari esperienze di privatizzazione ed esternalizzazione che hanno portato avanti in questi anni tutti i governi e tutte le amministrazioni capitoline”.

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *