Ieri pomeriggio a Gambellara (Vicenza) Matteo Renzi ha partecipato all’assemblea degli industriali di Verona e Vicenza, portando il suo messaggio assolutorio al padronato veneto che in questo momento è nell’occhio del ciclone per il suo coinvolgimento negli scandali del Mose e dell’Expo.
Lo stesso Renzi che tuona contro i politici che si fanno corrompere, usa invece un tono del tutto diverso quando parla agli industriali che li corrompevano: «le tangenti non nascono dalle semplificazioni, ma da un sistema complicato, arzigogolato … Noi ci giochiamo faccia e tutto il resto, in un progetto di riforme che renda la burocrazia una cosa normale, il fisco una cosa semplice, le infrastrutture una cosa veloce»
Quindi semaforo verde ai progetti di project financing che in Veneto solo nel settore ospedaliero valgono oltre un miliardo di euro, ma anche minori controlli in modo tale che gli industriali non siano più costretti a corrompere nessuno.
Squinzi, la Marcegaglia e gli altri magnaschei presenti al Renzi Show naturalmente hanno applaudito più che soddisfatti.
L’unica voce di dissenso è stata quella dei compagni e compagne di USB, di Rossa e del Prc che hanno manifestato fuori dall’assemblea dietro uno striscione su cui stava scritto “Non siamo i polli di Renzi”.
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