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USB a Renzi: vieni a vedere la giostra della burocrazia ISPRA

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi domani sarà all’inaugurazione del parco a giochi a tema Cinecittà World di Castel Romano, il cui ingresso casualmente si trova esattamente di fianco alla sede ISPRA, quella dove hanno sede i laboratori del principale soggetto del Sistema Nazionale Ambientale, strategico per le attività pubbliche di ricerca e controllo ambientale italiane.

Pur apprezzando la sensibilità del Presidente del Consiglio per il cinema, parte importante della nostra cultura, USB ISPRA lo invita a visitare, vista l’occasione, i laboratori dell’ente e la sua sede, a parlare coi lavoratori per comprendere le loro problematiche, in parte comuni a tutti quelli della Pubblica Amministrazione ma spesso originali del settore. 

Se può rendere omaggio a un parco giochi privato, che porterà milioni di euro nelle tasche dei soliti noti, a maggior ragione Matteo Renzi dovrebbe fare lo stesso per far sentire la sua vicinanza a ricercatori e tecnici che da anni sono costretti a subire la giostra della burocrazia, molto meno piacevole di quelle ispirate a Hollywood.

Il premier potrebbe in questo modo sentire le storie di chi lavora in un settore al servizio del bene comune come quello degli Enti pubblici di ricerca, traendo spunti per rafforzare il settore, invece di continuare come i suoi predecessori nella politica della spending review, della chiusura e accorpamento degli enti. 

Le storie che i lavoratori, che saranno presenti nel corso della mattinata all’ingresso della loro sede, vorrebbero raccontare a Renzi sono tante e difficili: “sono le storie dei tanti precari storici che nonostante dieci o più anni di anzianità vedono svanire di continuo, anno dopo anno, il miraggio di un contratto stabile – dice Claudio Argentini, dell’esecutivo nazionale USB PI – ma anche le storie di coloro che un lavoro fisso ce l’hanno ma da anni vedono la paralisi pressoché totale delle loro attività, causata in parte dalle inerzie della loro amministrazione ma più ancora da tagli e pastoie burocratiche che danneggiano soprattutto le attività di ricerca. L’ISPRA vorrebbe spiegare al giovane premier come sia difficile essere sottoposti alla vigilanza di un Ministero dell’Ambiente dove direttori generali più o meno inquisiti fanno il bello e il cattivo tempo e cercano in tutti i modi di mettere le mani sull’istituto, le sue attività e i suoi fondi, dove si preferisce erogare milioni di euro a società in house come Sogesid piuttosto che rafforzare il controllore pubblico”. 

Tutto questo, purtroppo, non è un film dell’orrore ma la realtà, quindi i lavoratori ISPRA sperano davvero che il Presidente del consiglio trovi il tempo per visitarli e parlare con loro, e come in un film americano a lieto fine risolva i tanti problemi che frenano il funzionamento dell’ente, altrimenti saranno costretti a pensare che l’happy ending c’è solo per i grandi gruppi economici che finanziano parchi giochi come Cinecittà World, e non per chi lavora per il bene della collettività e dell’ambiente in cui i cittadini vivono ogni giorno, contribuendo a risolvere emergenze come quelle della Concordia, Gioia Tauro, Ilva, Terra dei fuochi e Fukushima, per citarne solo alcune.

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