Una vittoria sudata a lungo: quella di Mimmo Mignano vittorioso contro 3 licenziamenti Fiat ed altrettante reintegre, dei compagni licenziati e cassintegrati, del Comitato cassintegrati e licenziati strenui difensori dei diritti dei lavoratori , anche nelle situazioni più difficili,incerte e dolorose.
Una vittoria sofferta , CHE RIPAGA Mimmo e la sua famiglia degli stressanti sacrifici patiti, che hanno sopportato con dignità e coraggio. Una vittoria di tutti i lavoratori , in particolare di quelli del Gruppo Fiat che continuano a resistere ai diktat di Marchionne in condizioni disagiate; una vittoria anche per quanti hanno chinato la testa,che restano ammutoliti in attesa di tempi migliori,quelli per cui combattono Mimmo e i Cobas. Se fosse sportivo, Marchionne accetterebbe la sconfitta, reintegrando Mimmo alla Fiat-Pomigliano. Ma siccome è borioso e recidivo, non rispetterà il verdetto agendo da fuorilegge! Fino al punto, di erogare anzitempo a Mimmo un 3° Licenziamento Politico. Ma nonostante l’ostentazione spavalda e altezzosa, il “ gigante” Marchionne E’ NUDO di fronte al “piccolo” Mignano, che di fatto è divenuto dopo tutte queste vicende il suo “alter ego”!
Fino al punto che Mignano, davanti agli occhi del mondo, è riuscito a smascherare Marchionne stante il suo comportamento dispotico e le fallaci promesse da Pulcinella .
Il 3° Licenziamento Politico di Mimmo “ in previsione della reintegra” , è la testimonianza della fragilità del “ gigante” Marchionne, che non può sopportare coloro che gli fanno ombra e/o mettono in discussione il suo operato dittatoriale.
Marchionne non è in grado di comportarsi da uomo, si nasconde dietro il ruolo !
A fronte della fabbrica di suicidi Fiat di Nola, chiunque di buon senso si sarebbe mosso per comprenderne le cause , così da porvi rimedio e “fare pace con l’opinione pubblica, che l’accusa”.
Marchionne NO! Se ne frega dei drammi dei lavoratori causati da Fiat/FCA che dirige, tale da assumere l’oggettiva funzione di mandante di quelle povere anime, che infine non sono riuscite a sopportare di essere il vilipese e rottamate, dandosi morte per dignità !! E quando , a partire dalla giornata del funerale di Maria, Mimmo e altri cassintegrati Fiat mimano a Nola,davanti il luogo del delitto , la tragica sciagura, come atto di denuncia pubblica che va ad aggiungersi alle migliaia di “ morti del lavoro annui”, nell’indifferenza e nelle ripetute lacrime di coccodrillo delle istituzioni inadempienti, MARCHIONNE CHE FA ?? LICENZIA !!
LICENZIA MIMMO E 4 CASSINTEGRATIA CHE HANNO TRIBUTATO CORDOGLIO A MARIA E A TUTTI I SUICIDATI, INDICANDO LA STRADA MAESTRA DELLA LOTTA DA PERCORRERE PER VEDERE RISPETTATILA DIGNITA’ E IL VALORE DEI LAVORATORI
Altro che “ lesione dell’immagine della Fiat e del suo manager”, come recita in sintesi il licenziamento dei 5 lavoratori del Cobas Fiat Pomigliano. Quelle immagini hanno colpito nel segno , dimostrando che nella classe operaia c’è ancora chi impronta la propria esistenza ai principi universali della solidarietà a fianco degli umili !
Già durante il ventennio fascista, poi nella Repubblica “nata dalla Resistenza”, la Fiat ha sempre perseguitato gli operai capaci di tenergli testa; a fronte di decine migliaia di licenziati, i giudici del lavoro hanno al 90% condannato la Fiat per i suoi soprusi : CON MIMMO E I 4 LICENZIATI,
CON I CASSINTEGRATI DEL COMITATO LA FIAT HA TROVATO PANE PER I SUOI DENTI !!
QUESTA BELLA VITTORIA !!
RIVOGLIAMO MIMMO E I 4 , TUTTI I CASSINTEGRATI IN FABBRICA
Comitato di lotta cassintegrati e licenziati Fiat
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