I minatori dell’Igea, nuovamente costretti all’occupazione dei pozzi a Sos Enattos (Lula), riceveranno oggi la visita dei dipendenti di Meridiana, la compagnia aerea di proprietà dell’Aga Khan che ha deciso di licenziarli tutti per assumerne altri a salario più basso. Un gesto di collegamento – non solo di solidarietà – tra due lotte che mostrano sia lo scempio che si va facendo dei diritti dei lavoratori, sia la crisi specifica dell’economia in Sardegna. Sotterranei e cielo uniti nella lotta, insomma.
I miniatori non ricevono salario da oltre cinque mesi, addirittura da una società che dipende dalla Regione. Sette minatori sono da cinque giorni barricati a 80 metri di profondità, ma con il pieno sostegno degli altri 240 dipendenti. Per la Barbagia è una delle poche attività in senso lato “industriali”. Per questo ogni giorno arrivano delegazioni di lavoratori da ogni angolo dell’isola. Ieri, per esempio, da Furtei e Iglesias, “per portare la nostra solidarietà ai colleghi che hanno messo in piedi una lotta dura e per ribadire che la vertenza di tutti i dipendenti Igea della Sardegna andrà avanti e calerà o si inasprirà in base alle risposte che arriveranno dalla Regione nell’incontro di martedì prossimo”.
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