Offensiva del Corriere della Sera contro chi occupa le case a Milano. Sono giorni che il giornale milanese pubblica, sia sull’edizione nazionale sia su quella locale, articoli su articoli sulla situazione delle occupazioni di case popolari mettendo assieme racket, rom e centri sociali. Ovviamente si fotografa – male – il fenomeno e non si guarda la sostanza. Che è da sempre la solita: ci sono sempre più famiglie e singoli, italiani e stranieri, che non hanno la casa o che non si possono permettere di pagare un affitto perché o non trovano lavoro o il loro stipendio gli basta a mala pena per sopravvivere.
A fronte di ciò il Comune, l’Aler, lo Stato non riutilizzano vecchi immobili e non ristrutturano o non mettono a disposizione migliaia di appartamenti lasciati sfitti. Data questa situazione, visto che aver un tetto sulla testa è una condizione naturale di vita, succede di tutto. Occupano case gruppi o singoli organizzati da centri sociali, varie organizzazioni di inquilini e Asia, federata con USB, che hanno alla base un discorso sociale e politico per il quale la casa è un diritto naturale, non contrattabile ed immediatamente esigibile.
Ma ci sono anche vere e proprie associazioni mafiose che, sfruttando i bisogni di immigrati e italiani poveri e dietro esosi ricatti economici, occupano appartamenti senza guardare in faccia niente e nessuno. Una situazione che l’USB ha affrontato a Zingonia con il confronto anche duro con “occupanti” spacciatori, guarda caso lasciati liberi di sfondare porte e muri e occupare appartamenti per mesi quando ben altro trattamento è stato riservato dalle forze dell’ordine alle famiglie bisognose che li hanno cacciati. Il risultato, spesso, è che si scatena una guerra tra poveri. Una situazione che sta esplodendo. E il Corriere della Sera se ne fa cassa di risonanza. “Ma le vere responsabilità di questa situazione, lo ripetiamo, è dei Comuni, delle Regioni, dello Stato che non fanno nulla. Unica risposta è la repressione. Quindi vengono mobilitati interi reparti di poliziotti e carabinieri per far sloggiare famiglie, donne sole con prole, anziani” denuncia in una nota l’Usb. La soluzione che ha scelto anche il sindaco, “di sinistra”, di Milano Giuliano Pisapia: anche per lui le occupazioni abusive penalizzano i più deboli e si dice pronto a schierare i vigilantes.
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