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Tor Sapienza: in tanti all’assemblea contro la vendita delle case popolari

Che la situazione nelle periferie fosse complessa già lo sapevamo e oggi ne abbiamo avuto la piena conferma.

La cosa che viene subito all’occhio, avvicinandosi al complesso delle case popolari, è la militarizzazione di tutta la zona con blindati e auto della polizia che sfrecciano intorno alle 550 famiglie che sono state sotto i riflettori e le cronache dei mass-media nazionali, i quali hanno raccontato una realtà ben congegnata e che fa comodo a molti.

L’assemblea, che si è svolta sul decreto Renzi-Lupi che mette all’asta tutte le case popolari cancellando per decreto il diritto all’abitare in questo Paese, è stata molto partecipata dagli abitanti di via Morandi. Siamo stati accolti calorosamente da tutte quelle persone con le quali in passato abbiamo lottato insieme per il diritto alla casa e che ci hanno raccontato il disagio reale che affligge questi posti, come tante altre periferie dimenticate e abbandonate dalle Stato: mancanza di servizi, di illuminazione pubblica, di lavoro, di spazi di aggregazione, di mezzi di trasporto e, soprattutto, la condizione pietosa delle loro case piene di amianto.

Dagli interventi degli abitanti emerge grande attenzione, preoccupazione e tanta rabbia. Quella rabbia che rende questa gente combattiva, che le lotte le ha nel sangue perché le ha fatte e le ha vinte.

Sono assolutamente consapevoli che, come le istituzioni li ha abbandonati nel passato, lo rifaranno di nuovo non appena i riflettori dei media caleranno e che la differenza la farà solo la loro capacità di organizzarsi e scendere in piazza per difendere ciò che hanno conquistato e prendersi ciò che gli spetta.

L’assemblea si è conclusa con la formazione di un comitato di difesa, in stretta relazione con As.i.a./USB, che si è preso l’incarico di fare nuove assemblee per ogni scala, distribuire il materiale e informare gli altri abitanti del regalo di natale che il duo Renzi-Lupi ha in serbo per gli oltre 80 mila abitanti delle case popolari a Roma e gli oltre 800 mila di tutta Italia.

La frase che ricorreva tra vari i gruppetti di persone che si sono creati nella sala alla fine dell’assemblea era: “Mentre qualcuno (a loro dire neanche del luogo) tirava i mortaretti ai migranti il Governo metteva all’asta le nostre case”. Una specie di arma di distrazione di massa.

Dalle assemblee che stiamo facendo nei vari quartieri è emersa la necessità di organizzare una grande manifestazione verso la metà di dicembre (giovedì 11) a piazzale Porta Pia davanti al Ministero delle Infrastrutture del Ministro Maurizio Lupi.

In contemporanea si è tenuto a Torre Maura un’altro incontro sullo stesso tema, stesso stupore di fronte a questo ulteriore provvedimento assurdo, stessa volontà di reagire: le duecento persone presenti hanno condiviso l’appello alla mobilitazione a Porta Pia-

La prossima assemblea sul decreto Renzi-Lupi sarà lunedì alle 18 al Tufello a via Capraia 19 al C.S.A. Astra19.

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