“Le migliaia di lavoratrici e lavoratori, cittadini romani, utenti dei servizi pubblici, mamme con bimbi in carrozzina, che sono accorsi oggi pomeriggio in Campidoglio e rimangono per far sentire la propria voce di protesta, dimostrano che la capitale rialza la testa contro l’accanimento nei confronti dei lavoratori e dei servizi pubblici”, dichiara dalla piazza Roberto Betti, dell’USB di Roma Capitale. “Il tavolo ancora in corso al Campidoglio non deve ignorare la volontà della piazza – avverte Betti – l’ “atto unilaterale” venga bloccato e si apra una trattativa vera a cui partecipi anche il Governo”. La lotta del personale di Roma Capitale diventa più dura e determinata – conclude Betti – l’USB è presente sia al tavolo che in piazza e lotterà per impedire la devastazione dei servizi, con ogni mezzo necessario”.
Prosegue infatti in queste ore, presso il dipartimento Risorse Umane di Roma Capitale, in via del Tempio di Giove, il negoziato con le organizzazioni sindacali per rimettere in discussione l’ “atto unilaterale” attivato dal 1° Gennaio da parte dell’Amministrazione capitolina e giungere invece a un contratto vero, condiviso, che recepisca le indicazioni operative segnalate dai lavoratori e dalle lavoratrici dell’ente. L’incontro tra l’Amministrazione e l’USB, previsto nel pomeriggio di oggi, è stato rinviato a venerdì prossimo, 16 gennaio. L’USB ha invitato comunque tutto il personale comunale di Roma Capitale a partecipare attivamente al negoziato, presidiando il tavolo di trattativa per impedire che si generino accordi al ribasso. Al tavolo, l’USB rivendica le proposte scaturite dal confronto reale con i dipendenti capitolini per salvaguardare le retribuzioni reali e l’efficienza dei servizi, con particolare riguardo per il settore scolastico-educativo in cui una adeguata organizzazione del lavoro e l’utilizzo di fondi europei e regionali, in sinergia con altre istituzioni che l’USB non ha mai messo di sollecitare, permetterebbe di coniugare risparmio di spesa e confermare appropriati livelli occupazionali.
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