Menu

Messina.”Vittoria un corno! No alla vendita delle case popolari!”

Il governo Renzi /Lupi ha pensato” bene “, ai fini del soddisfacimento del “fabbisogno abitativo “,( cosi dice ) di procedere all’alienazione degli alloggi popolari al fine di una gestione piu’ razionale ed economica del Patrimonio.

E’ chiaro che le ormai politiche neoliberiste mirano al disfacimento dei servizi di pubblica utilità, preferendo una politica privatista a beneficio di pochi.

Sempre piu’ tagli alla spesa pubblica, stanno colpendo tutti i settori, ISTRUZIONE, SANITA’,SERVIZI,LAVORO, e adesso anche le CASE POPOLARI.

La Conferenza Unificata (Stato Regioni Comuni), ha sancito l’intesa sul nuovo testo del decreto sui criteri di dismissione del patrimonio pubblico.

Se prima l’effettuazione della vendita mediante bandi ad asta pubblica partiva dal prezzo di mercato,adesso, dopo la modifica, l’inquilino avrebbe di diritto all’offerta di acquisto preventiva ed il prezzo dovrà essere fissato, con un richiamo esplicito alla 560 del 1993, al valore catastale diminuito fino al 20%.

Invece gli inquilini che non acquisteranno nei termini di decadenza l’alloggio, verranno deportati in un alloggio alternativo nello stesso comune di residenza.

Ad eccezione degli anziani, i malati terminali e i portatori di handicap, in caso di non acquisto, hanno diritto a permanere nell’alloggio attuale.

Denunciamo questo grave attacco alle condizioni di vita dei settori popolari più deboli questo Decreto altro non è che una vera dichiarazione di guerra. Nessuna tutela per le categorie degli inquilini morosi incolpevoli e delle migliaia di inquilini considerati occupanti senza titolo.

Il Governo, con questo ulteriore provvedimento, avvia un processo di cancellazione definitiva dell’edilizia residenziale pubblica (circa 800.000 alloggi).

Cosi come è già successo in altre parti d’Italia, le Regioni hanno piena autonomia decisionale sull’attuazione dell’art. 3, motivo per cui ASIA-USB a tal proposito lancia una grande mobilitazione popolare si tutto il territorio regionale,partendo dai nostri quartieri popolari periferici al fine di fermare la speculazione sui nostri alloggi, per difendere il diritto alla casa per tutti, per rilanciare l’edilizia pubblica chiedendo alla Regione Sicilia di utilizzare 254,537,893,57 milioni di euro dei fondi ex-Gescal per rilanciare l’edilizia residenziale pubblica senza l’intervento delle solite imprese private e cooperative (social housing) pronte a speculare sulle spalle dei cittadini e utilizzare i fondi per finanziare pratiche di autorecupero per alloggi pubblici inagibili edifici pubblici sfitti e quelli abbandonato dei privati per lo sviluppo delle case popolari.

ASIA USB si batterà per la cancellazione dell’art.5 che altro non è che una lotta selvaggia a chi è costretto ad occupare, subendo distacchi di utenze di vitale importanza come acqua e luce, che nega il diritto alla residenza, per cui anche la possibilità all’istruzione pubblica ed il diritto alla sanità.

Solo la costruzione di una mobilitazione permanente e la crescita di una rete organizzata degli inquilini può impedire nuove speculazioni sulle nostre vite.


­Coordinamento Provinciale Asia- Usb Messina

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *