In merito al “bando” per l’assunzione di 15 unità presso il Teatro Stabile di Napoli, come partecipanti alla selezione, proviamo a mettere insieme le numerose anomalie, irregolarità, opacità che abbiamo riscontrato nell’elaborazione, pubblicazione e gestione dello stesso.
Trattandosi di una “comunicazione nazionale” di una struttura legata alla promozione della cultura e dell’arte di Napoli, struttura che vive prevalentemente di finanziamenti pubblici, crediamo che, al di là delle dispute giuridiche sulla differenza fra bando, avviso e concorso pubblico, queste assunzioni debbano garantire il massimo livello di trasparenza possibile.
L’affidamento della preselezione ad un’agenzia terza avrebbe dovuto rappresentare un ulteriore elemento di garanzia sulla trasparenza delle procedure messe in atto, cosa che nei fatti purtroppo non ci sembra sia avvenuta.
Ricordiamo che la sola prestazione dell’Adecco per la preselezione dei curricula dei partecipanti al bando è costata € 52.000,00 e che la stessa agenzia non annovera particolare esperienza nel settore “cultura”. Infine, riteniamo possa essere alquanto improbabile che, su una selezione nazionale di 1472 curricula, ben oltre il 50% dei curricula migliori selezionati, per puro caso appartengano in qualche modo alla gestione del Teatro Stabile e della Fondazione Campania dei Festival.
Ironizzando verrebbe da pensare che il Teatro Mercadante è proprio un teatro fortunato, insieme al Napoli Teatro Festival annoverava già le migliori maestranze presenti nel Teatro Italiano, solo che non le aveva ancora regolarizzate a tempo indeterminato. Ironizzando, ma purtroppo la questione ci sembra fin troppo seria.
Il tema riguarda ancora una volta il tanto dibattuto rapporto tra gestione politica e programmazione culturale.
Partiamo dall’inizio:
1) Tempi troppo stretti intercorsi fra la pubblicazione del bando e la sua scadenza.
Il bando viene reso pubblico sul sito del Teatro il 16/12/2014 e scade alle ore 12.00 del 27/12/ 2014. Il tutto in concomitanza con le feste natalizie. Da quanto si evince chiaramente, i tempi a disposizione per pubblicizzare il bando e per presentare la documentazione sono ristrettissimi. L’Adecco ha a disposizione 6 giorni lavorativi per ricevere le domande di partecipazione e circa dieci giorni per esaminare i 1472 curricula prima dell’inizio dei colloqui finali.
2) Discrepanze fra la griglia valutativa Adecco e requisiti richiesti.
Nei vari profili messi a bando vengono inseriti dei requisiti per poter presentare le domande, requisiti che dovrebbero dare un miglior punteggio valutativo nella selezione affidata ad Adecco.
Tuttavia le griglie valutative che il Teatro Stabile consegna ad Adecco non sono state rese pubbliche né prima, né dopo la chiusura del bando. Il quotidiano Il Corriere del Mezzogiorno rende pubblica una griglia di cui è venuto in possesso.
Su di essa si notano diverse anomalie.
La griglia dà come punteggio per la laurea generica 6, ma 11 punti per la laurea in discipline dello spettacolo e/o management, unica laurea specifica richiesta per il profilo di Responsabile Gestione teatri. Anche questo appare alquanto strano e poco chiaro, come anche un punto in più per il master sempre e solo per questo stesso profilo.
La conoscenza di storia del teatro è richiesta ma non dà punteggio per il Responsabile Gestione Teatri.
La conoscenza di strumenti informatici è richiesta ma non da punteggio per Addetto Ufficio stampa e Addetto alla Promozione.
La conoscenza della lingua straniera non è richiesta per gli elettricisti ma da punteggio.
Inoltre la griglia valutativa appare molto scarna e decisamente inadeguata nel poter delineare un punteggio adeguato per una selezione così complessa, soprattutto rispetto agli anni di anzianità e alle esperienze lavorative pregresse (basta un anno di lavoro per prendere il punteggio di anzianità lavorativa!).
Solo per una delle figure lavorative richieste su 15, si chiedono almeno 5 anni di anzianità lavorativa per migliorare il punteggio, e francamente non si capisce a questo punto per quale motivo proprio per questa unica figura (capo ufficio stampa).
Concludendo con una griglia valutativa così blanda praticamente oltre il 70 % dei curricula presentati avrebbero dovuto sommare il massimo dei voti.
3) Modifiche dei requisiti richiesti senza le necessarie comunicazioni
In data 14/01/2015, solo casualmente si veniva a conoscenza di un accordo sindacale stipulato in data 23/12/14, intercorso tra il Sindacato Giornalisti della Campania e il Teatro Stabile di Napoli, con cui quest’ultimo definiva che “in merito al profilo “Addetto Ufficio Stampa” nella valutazione dei titoli è da considerarsi quale premialità determinante l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti”. Ebbene, il bando di concorso non fa alcun riferimento a questo accordo sindacale. Pertanto, il Teatro Stabile di Napoli, senza informare i candidati, ha illegittimamente escluso i candidati non iscritti all’Ordine dei Giornalisti dall’ammissione al colloquio per la figura di “Addetto Stampa”. Inoltre, informato il teatro di tale anomalia, quest’ultimo non ha comunque consentito l’accesso alle preselezioni per altro profilo (per cui si era in possesso di tutti i requisiti) ai candidati esclusi per un requisito ufficialmente non richiesto dal bando (si poteva partecipare per un unico profilo).
4) Tempi troppo stretti fra la convocazione dei colloqui e i colloqui stessi
La comunicazione avviene via email e di nuovo con tempi strettissimi. Le email vengono inviate di Sabato 10 e di Domenica 11 Gennaio (anche nella notte, orari alquanto strani per inviare mail ufficiali di tale rilevanza!) e i colloqui iniziano il Lunedì successivo.
Nonostante il bando prevedesse che gli esiti della preselezione dovessero essere pubblicati online sul sito dell’Associazione, né il Teatro Stabile di Napoli né l’Agenzia Adecco rendono pubbliche le liste dei 75 ammessi alla preselezione e ai colloqui.
Il Teatro Stabile pubblicava, altresì, in data 07/01/2015, il calendario dei colloqui, senza pubblicare l’elenco dei candidati ammessi.
Solo in data 13/01/2015, dopo forti pressioni da parte anche del Sindacato e di alcuni esclusi dalla preselezione, e dopo aver effettuato già i primi colloqui, il Teatro Stabile pubblica on-line l’elenco dei candidati ammessi.
La cosa danneggia in particolare una delle candidate preselezionate per il profilo di Responsabile gestione teatri (Flavia Varriale) che non riceve la mail di convocazione, non può apprendere la sua situazione dal sito del teatro perché l’elenco dei preselezionati viene pubblicato soltanto il giorno dopo l’inizio dei colloqui e non, come indicato espressamente nel bando di selezione, prima dell’inizio dei colloqui stessi. Di fatto le viene negata la possibilità di sostenere il colloquio, nonostante la commissione esaminatrice fosse in possesso di numeri di telefono fisso, cellulare e fax per contattarla e nonostante il testo della mail di convocazione chiudesse con la frase “si prega dare conferma della presente all’indirizzo mail info@teatrostabilenapoli.it” Ovviamente la candidata questa conferma non l’aveva mai data e, raggiunta da una telefonata dalla segreteria del teatro a colloqui ormai terminati, si rendeva disponibile a raggiungere immediatamente il teatro. Questa possibilità le veniva negata asserendo che i colloqui erano terminati e che la commissione non aveva tempo per un altro colloquio. Erano appena le 16,30 del 12/01/15.
5) Formazione della commissione esaminatrice
6) Esame affidato ai membri interni al Teatro
Della commissione esaminatrice chi ha valutato materialmente i candidati, ha posto loro domande ed ha espresso giudizi sui rispettivi profili professionali è stato il personale interno al teatro. Appare alquanto discutibile che per i differenti profili non ci fossero presenze esterne qualificate ad assicurare l’imparzialità del giudizio, a maggior ragione sapendo che alcuni dei candidati esaminati già lavoravano a tempo determinato presso il teatro, incontrandosi quotidianamente con i loro esaminatori.
Inoltre, i candidati preselezionati per il profilo di macchinista ed elettricista teatrale non hanno sostenuto un colloquio come si aspettavano ma sono stati sottoposti ad una prova di esecuzione di montaggio. Una specifica all’interno dell’esplicitazione del bando sarebbe stata opportuna anche perché avrebbe permesso loro almeno di indossare un abbigliamento adeguato e conforme alla norme vigenti in materia di sicurezza.
7) Colloquio a porte chiuse
La scelta di far sostenere i colloqui e le prove a porte chiuse ha precluso la possibilità di avere testimonianze esterne sulla regolarità delle valutazioni .
Sarebbe stato importante perché i primi che hanno potuto leggere la relazione sulla loro prova non si sono riconosciuti nelle cose scritte dalla commissione. Fra l’altro quei pochi fortunati che hanno potuto accedere agli atti riguardanti la loro prova hanno constatato che si tratta più di un appunto (poche righe) che di una relazione vera e propria.
8) Differenze sostanziali fra i vari colloqui e/o prove avvenute.
Un’altra anomalia appare l’eccessiva e sostanziale differenziazione e disparità tra prove e colloqui per i diversi candidati. Per quanto riguarda le prove tecniche, nei teatri lirici, solitamente, si punta sulla medesima prova (esempio:modalità e tempi di esecuzione di un montaggio) per far emergere le capacità di un candidato e poter costruire una graduatoria imparziale e credibile.
In questo caso, invece, si sono sostenute tutte prove con gradi di difficoltà differenti.
9) Mancata pubblicazione della graduatoria degli esclusi e dei partecipanti alle preselezioni.
L’Associazione Teatro Stabile scriveva nel bando che aveva facoltà di costituire una graduatoria dei candidati valutati idonei a cui fare riferimento in caso di mancata copertura della posizione offerta per rinuncia o forza maggiore da parte dei soggetti già selezionati. Anche questo non è mai stato fatto.
La graduatoria in situazioni analoghe viene pubblicata proprio per poter eventualmente supplire ad eventuali rinunce. Se uno dei candidati fra un mese lascia che si fa, una nuova selezione con conseguente spesa di altri soldi ?
Inoltre perché non rendere pubblica la/e graduatoria/e degli esclusi nella selezione Adecco?
E’ la privacy a impedirlo? In qualsiasi concorso pubblico le graduatorie sono rese pubbliche proprio per criteri di trasparenza e chiarezza e per dare la possibilità ai candidati di farsi un’idea del proprio punteggio in relazione ad una graduatoria generale e in base , eventualmente, ad una griglia valutativa che di norma compare nell’esplicitazione di un bando stesso.
In questo caso,la griglia valutativa non è mai stata resa pubblica sul sito dell’Associazione Teatro Stabile.
Tra l’altro i 1472 curricula erano differenziati per mansione, dovendo, come richiesto da bando, inviare la propria candidatura per un solo profilo. Non sono stati comunicati nemmeno i numeri dei curricula specifici pervenuti per ogni singola mansione.
Solo la pubblicazione delle graduatorie generali e dei curriculum vitae dei lavoratori assunti potrebbe permettere i giusti confronti per poter trarre giudizi obiettivi e finalmente palesare una reale trasparenza
L’Associazione Teatro Stabile ha più volte annunciato che l’avrebbe fatto ma per ora non è accaduto nulla.
10) Convocazioni post assunzioni in Teatro per i candidati che avevano richiesto accesso agli atti.
Il Presidente Giannola, intorno al 20/01/2015, nella nota al sindacato giornalisti, rinviava chi volesse contestare la regolarità della procedura avendo un interesse diretto o alla Adecco Italia spa tramite mail all’indirizzo selezioneteatro.napoli@adecco.it per conoscere la propria posizione nella graduatoria generale di preselezione e il punteggio o all’ Associazione Teatro Stabile bandodiconcorso@teatrostabilenapoli.it per conoscere giudizio individuale.
Così alcuni di noi, preselezionati e non, chi a titolo personale chi tramite il proprio legale rappresentante, dal 15 gennaio in avanti mandavano una mail sia all’Adecco che al teatro , per ottenere criteri di selezione, propria posizione e punteggio all’interno della graduatoria generale.
Il giorno 2/02/2015, alcuni di noi, non tutti coloro che avevano inviato la mail, ricevevano un’altrettanta mail in cui ci si informava che “entro tre giorni dalla presente sarà comunicata la data di un incontro per consentire la visione di punteggio e posizione limitatamente al profilo cui lei aspirava e comunque entro i limiti del suo stretto interesse”.
Dopo tre giorni non è accaduto nulla e nemmeno dopo una settimana.
A tutt’oggi soltanto alcuni di noi, nello specifico alcuni di quelli che erano stati preselezionati, ricevono una telefonata di convocazione per conoscere il proprio punteggio limitatamente alla propria posizione.
Un’azione che non ha senso, poco chiara perché non messa in relazione ad un quadro generale. Una banale spiegazione del perché il colloquio o prova non aveva portato a selezione finale.
Fra l’altro uno dei preselezionati per la figura di elettricista (Mauro Penna) non si è riconosciuto nel brevissimo resoconto consegnatogli sulla sua prova (un rigo e mezzo), nel quale gli si contestava una dimenticanza sul piano della sicurezza: non aver messo le catene vicino ai proiettori, cosa che, invece, egli stesso è sicuro di non aver trascurato.
11) 10 persone assunte su 15 provengono dalle file della Fondazione Campania dei Festival o dello stesso Teatro Stabile.
Da inchieste giornalistiche pubblicate dai giornali locali si evince che, confrontando l’elenco degli assunti, pubblicato sul sito dello Stabile, e quello dello staff dell’ultimo Napoli Teatro Festival (dal catalogo ufficiale), ben cinque nomi coincidono, mentre altri 2 nomi risultano avere rapporti lavorativi stagionali già da diversi anni con il teatro Mercadante.
Va detto che fra i requisiti richiesti nel bando non era esplicitato in alcun modo che l’aver avuto esperienze lavorative pregresse (o in corso) con il teatro Mercadante o con la Fondazione Campania dei Festival avrebbe, eventualmente, avvantaggiato la posizione dei partecipanti.
Non si capisce davvero perché siano stati spesi 52.000€ per una selezione “nazionale” visto che almeno 10 fra i prescelti appartenevano gia alla cerchia della Fondazione Campania dei Festival, alla Regione e allo Stesso Teatro Stabile, ed erano quindi fra le conoscenze e nelle disponibilità dirette del Direttore De Fusco e dell’Assessore Miraglia.
Quel che è certo è che,ancora una volta, solo un confronto fra i curricula potrebbe dissipare i molti dubbi, visto che alcune delle persone assunte non possono sicuramente vantare curricula ed esperienze di lavoro decennali paragonabili ad alcuni candidati esclusi dalla preselezione Adecco o a seguito dei colloqui.
In virtù di tutte queste anomalie elencate e delle irregolarità sufficientemente denunciate, e documentate anche dagli stessi componenti del CDA noi chiediamo, al di là dei nostri singoli casi, che:
– sia fatta chiarezza reale sulle procedure messe in atto per non gettare discredito e ombre sul futuro Teatro Stabile Nazionale che, speriamo, Napoli possa vantare al più presto;
– vengano revocate le assunzioni
– venga nominata una commissione esterna all’Associazione Teatro Stabile (al suo interno almeno una figura di garante delle procedure in qualità di Presidente, un esperto di teatro e un giuslavorista di comprovata professionalità, Ministero, Comune e Regione) che pubblichi nuovamente un bando per le 15 unità con criteri, requisiti e griglie valutative pubbliche per garantire affidabilità, serietà e trasparenza e valuti oggettivamente i curricula dei candidati pervenuti con tempi e modalità ritenute plausibili, garantendo nei colloqui, possibilmente a porte aperte, chiarezza, oggettività, uniformità nella modalità di valutazione e nelle prove richieste;
Chiediamo altresì alla città, ai sindacati, alla politica, alla cultura e all’associazionismo di sostenerci in questa battaglia di verità, sulla base delle cose da noi ricostruite in questo documento.
Chiediamo di sottoscriverlo ed aiutarci a diffonderlo.
Mettiamo infine a disposizione di tutti una mail per contattarci, confrontarci, raccogliere testimonianze e opinioni sulla vicenda.
trasparenzasulmercadante@gmail.com
Nella speranza che Napoli non perda l’occasione di avere finalmente un Teatro Nazionale , trasparente, onesto e professionale, senza caste e favoritismi.
Napoli, 14 febbraio 2015
Comitato per la trasparenza al Teatro Stabile di Napoli
SOTTOSCRIVONO:
Confederazione COBAS Napoli
Federazione Campana dell’USB
Ross@
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