tratto da http://www.livornoindipendente.it
Dopo qualche settimana di silenzio la Cgil del Pascoli e Villa Serena attaccano, con un comunicato, il segretario Unicobas Galatolo e i loro colleghi che hanno firmato un esposto contro le cooperative che gestiscono il servizio.
Non entriamo nel merito della diatriba sindacale innescata dal suddetto esposto ma vorremmo quantomeno far notare due questione che riteniamo importanti.
La prima riguarda le argomentazioni dell’attacco sindacale a Unicobas. Viene detto che grazie alla riduzione dell’orario ( deciso non in un’assemblea aperta ma direttamente dai sindacati in fase di trattativa) ha scongiurato possibili licenziamenti. Crediamo sia giunto il momento di lasciare questo tipo di argomentazioni ai dirigenti delle cooperative e alle controparti invece che foraggiarle e assumerle sempre come verità assoluta. E’ proprio con il ricatto occupazione che negli ultimi anni si sono perpetrate le peggiori ristrutturazioni anche e soprattutto nei servizi pubblici. Siamo sicuri che non ci sarebbero state altre alternative? E’ stata mai fatta un’attenta valutazione dei costi relativi al nuovo appalto? Queste cooperative hanno anche altre commesse? Che futuro hanno i lavoratori e le lavoratrici se ad ogni cambio di appalto si decide sempre di assecondare i voleri delle cooperative e delle imprese invece di cercare di innescare delle vertenze sindacali capaci ALMENO di mantenere gli stessi livelli salariali, di orario e “produzione” ?
Galatolo viene attaccato anche per aver utilizzato il termine “schiavi” riferendosi ai lavoratori. Un termine che evidentemente non è andato giù ai dirigenti delle cooperative. Su questo punto sarebbe da far notare come durante la prima manifestazione del coordinamento dei lavoratori, datata, 15 novembre fu esposto uno striscione con su scritto ” schiave delle cooperative sociali”. Striscione retto anche da Barbara Celati responsabile Cgil per le cooperative sociali. Cosa è cambiato da novembre ad ora?
* Segnalato da http://www.senzasoste.it/
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