Dopo Mediaworld anche Auchan Italia ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 1.426 lavoratori su tutto il territorio nazionale e la disdetta della contrattazione integrativa aziendale. Queste decisioni della dirigenza Auchan che hanno costretto le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, a proclamare sciopero per il prossimo sabato 9 maggio. Con 49 punti vendita su tutto il territorio nazionale e circa 11.400 dipendenti, la multinazionale francese della grande distribuzione ha deciso di affrontare una generale condizione di crisi, scaricando il costo sulle lavoratrici e sui lavoratori.
Ieri a Bologna ci sono stati momenti di tensione in piazza XX Settembre 2, quando i lavoratori della MediaWorld (anche qui 906 licenziamenti annunciati) sono stati respinti dal servizio di sicurezza dell’Hotel NH de la Gare, dove si sta discutendo del futuro occupazionale di circa 8.000 dipendenti della multinazionale tedesca.
I lavoratori, provenienti anche da Roma, Rimini, Milano e Torino, chiedevano di essere rappresentanti al tavolo dove l’azienda ha ammesso soltanto i sindacati a lei graditi.“In un albergo di lusso e in totale spregio della democrazia vengono gestiti i destini di 906 esuberi, escludendo l’USB che a MediaWorld rappresenta moltissimi iscritti”, attacca Francesco Iacovone, dell’USB Lavoro Privato.“Vogliamo far sentire la nostra voce e le nostre proposte contro questa mattanza occupazionale. Siamo pronti a proseguire la mobilitazione unendo la lotta dei lavoratori e delle lavoratrici MediaWorld con tutte le lotte in corso nella grande distribuzione organizzata, settore in cui si stanno pagando duramente gli effetti della crisi”, ha denunciato il dirigente USB.
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