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Roma, precettati i lavoratori dell’Atac. L’Usb: “non ci fermeremo”

“La precettazione non ci fermerà – annuncia Guido Lutrario, della Federazione romana USB -proseguiremo la protesta con altri mezzi e torneremo a scioperare quanto prima, allargando anche ad altre categorie in sofferenza”.
“Le ragioni della precettazione dello sciopero del 15 sono molto deboli – osserva il sindacalista – le autorità si nascondono dietro gli interessi dell’utenza perché non hanno argomenti. Ma l’utenza viene colpita ogni giorno dai tagli delle linee, dalle inadempienze delle aziende, dal malcostume e dalla corruzione che caratterizza da anni questo settore. Se volessero tutelare veramente l’utenza sosterrebbero la nostra protesta, invece di reprimerla”.
“L’Unione Sindacale di Base è l’unico sindacato che non si arrende di fronte all’arroganza di chi sta gestendo la città –  sottolinea Lutrario – gli altri sindacati si sono sfilati in cambio di un semplice incontro. Noi chiediamo fatti. Nelle aziende private il pagamento degli stipendi e la restituzione dell’indennità ERG che stanno rapinando ai lavoratori. In ATAC la ridiscussione di un piano industriale che corre spedito verso la privatizzazione dell’azienda”.
“Dalla gestione mafiosa della città manifestatasi con l’inchiesta Mafia Capitale stiamo passando alla gestione autoritaria, di polizia. E tutto questo per garantire la vendita ai privati delle aziende di interesse collettivo. E’ ora che la città si scuota, serve uno scatto di dignità se vogliamo provare a difendere le libertà democratiche e i diritti di chi lavora e di chi vive a Roma”, conclude il rappresentante dell’USB.

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