“Visita inconsueta, venerdì scorso, presso la sede del Dipartimento Razionalizzazione della Spesa-Centrale Unica degli Acquisti di Roma Capitale da parte del Capo Dipartimento, Gabriella Acerbi”, riferisce Roberto Gallo, Rsu USB del Dipartimento. “Nel corso di un incontro con i dipendenti, Acerbi ha preannunciato l’imminente chiusura della storica sede di via Tiburtina 1163 in quanto, a suo dire, sarebbe inagibile e prossima alla demolizione, con lo spostamento del Dipartimento all’altro capo della città, in zona Eur od Ostiense”.
“L’annuncio ha scatenato le civili proteste degli impiegati e degli operai presenti – prosegue Gallo – infatti nello stesso edificio ogni giorno lavorano e transitano migliaia di persone, dato che oltre al Dipartimento Razionalizzazione vi sono collocati anche il IV° Municipio ed una sede operativa dell’Ama. Così, se davvero l’edificio fosse inagibile, la chiusura dovrebbe riguardare l’intera struttura e soprattutto dovrebbe essere immediata, per non mettere in pericolo l’incolumità di impiegati, operai e cittadini”.
Rammenta il sindacalista: “Tuttavia, proprio il giorno antecedente la visita di Acerbi, una commissione di tecnici comunali, chiamata nella sede per verificare la stabilità dei magazzini e del parcheggio sovrastante, ne aveva confermato l’agibilità, tanto da consentirne immediatamente la parziale riapertura”.
“Questa struttura di proprietà di Roma Capitale, con oltre 7000 metri quadrati di magazzini inutilizzati, potrebbe essere riqualificata – sottolinea il rappresentante USB – evitando lo spreco di risorse pubbliche in nuove sedi di cui andrebbe pagato un affitto e risparmiando sulla custodia dei materiali elettorali, che fino a pochi anni fa erano conservati a costo zero negli stessi magazzini di via Tiburtina mentre ora sono in strutture private, con costosissimi canoni d’affitto”.
“Non ultimo, si vogliono trasferire all’altro capo della città lavoratori con un’età media vicina ai 60 anni ed in maggioranza residenti nel quadrante est di Roma e provincia. Alla faccia del tanto sbandierato benessere del personale e del finto ambientalismo di questa Amministrazione che, invece di preoccuparsi dell’ottimizzazione dei tempi e della mobilità cittadina, così facendo contribuirà ad incrementare ancor di più il già caotico traffico della capitale. Ci domandiamo, allora, qual è il vero senso di questa demolizione?”, conclude Gallo.
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