Sono emerse le prime indiscrezioni sulla nuova proposta di contratto che la UAW sta per sottoporre al voto degli operai Chrysler delle fabbriche degli Stati Uniti. La sola novità rispetto a quello sonoramente bocciato riguarda i salari degli operai assunti da Marchionne con una paga dimezzata rispetto a quelli anziani per lo stesso lavoro. L’equiparazione, a 29 dollari l’ora, verrebbe raggiunta nel giro di 8 anni, mentre nel precedente accordo erano previsti 25 dollari nel giro di 6 anni.
Le prime reazioni da parte operaia è che i tratta di una grande furbata. “Dove saranno (FCA e UAW) tra quattro anni quando sarà il momento di negoziare il contratto? Potranno cambiare e dire mi dispiace”. “E’ idiota votare ‘si’ su una negoziazione salariale che si estende oltre il contratto”. D’altra parte i vecchi assunti, che secondo la proposta avrebbero aumenti insoddisfacenti (3 per cento al primo e al terzo anno), pongono un problema aggiuntivo: “Tra otto anni saremo sempre agli attuali 29 dollari all’ora?”.
La parola d’ordine che sta emergendo è semplice: “Votiamo solo per ciò che è previsto nell’arco dei tre anni contrattuali”. E’ un’evidente posizione di sfiducia nei confronti del sindacato, che prelude ad un nuovo ‘no’.
Con l’innalzamento da 25 a 29 dollari l’UAW considera raggiunto il principio dell’equal work equal pay e superata la richiesta operaia di dar corso all’impegno assunto nella contrattazione del 2011 di ristabilire il limite del 25 per cento al numero di lavoratori assunti a mezzo salario. E’ un limite allineato alla General Motors e alla Ford, che costringe quest’ultima per ogni nuova assunzione a metà salario a passare un lavoratore al primo livello. La Chrysler ha sfruttato la mancanza di questo limite al punto che il 43 per cento degli operai è al secondo livello salariale. Con l’introduzione del limite del 25 per cento circa 7 mila lavoratori dovrebbero passare al primo livello. L’UAW ha rinnegato l’impegno del 2011, e alla dichiarazione di non averlo mai preso, la stampa, tra cui l’autorevole (e super partes) Automotive News, ha risposto pubblicando estratti dei comunicati UAW del tempo.
La credibilità del sindacato è in caduta libera, e oggi i dirigenti di fabbrica dell’UAW sono in riunione per concordare una nuova strategia comunicativa, convinti che sia questa la ragione della sconfitta subita.
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