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Rsu Ferrovieri. In Emilia Romagna l’Usb sorpassa la Cgil

Forse è un’inversione di tendenza, rispetto alla diffusa passività del movimento dei lavoratori sotto un’offensiva padronale facilitata – come sempre – dai sindacati complici. Forse non basterà. Ma è comunque un segnala importantissimo che segnala come la misura sia colma e la credibilità del sindacalismo conflittuale in crescita.

Nelle elezioni per la Rsu/Rls. i ferrovieri hanno infatti dato all’Usb la maggioranza relativa dei voti sia nella divisione Cargo (trasporto merci) che in quella Regionale (trasporto pendolari). Solo nella divisione Passeggeri la Cgil resta primo sindacato, ma “pressata” da vicino dall’Usb, che aumenta di molto i voti rispetto alle precedenti votazioni.

Schermata del 2015-12-05 160235

Il comunicato con cui il sindacato di classe ringrazia i lavoratori.

Un dato importante che premia USB per le lotte fatte a difesa dei diritti dei lavoratori contro orari e ritmi di lavoro disumani, contro la “Fornero” che vorrebbe mandare in pensione a 67 anni lavoratori le cui aspettative di vita sono di 64 anni, contro la privatizzazione del gruppo FS annunciata dal governo Renzi e perseguita a livello locale dalla regione Emilia Romagna attraverso la gara del trasporto regionale, a difesa della sicurezza dell’esercizio ferroviario, contro le continue forzature aziendali ( licenziamenti, provvedimenti disciplinari, gestione delle ferie, ecc) per la democrazia sindacale.

Azienda e sindacati complici hanno tentato in tutti i modi di boicottare la nostra partecipazione alle elezioni, negandoci qualsiasi spazio democratico, escludendoci dalle varie commissioni, negandoci qualsiasi funzione di controllo sulla regolarità delle operazioni di voto. Non possiamo escludere che, in questa settimana che separa la chiusura dei seggi dalla comunicazione ufficiale, i voti non siano stati in qualche modo raddrizzati; non ci convince ad esempio la differenza di voti validi tra le schede rsu e quelle rls. Ma nostante ciò l’affermazione di USB è evidente. Una forza con cui dovranno fare i conti i sindacati complici, la dirigenza locale di Trenitalia e anche quella della futura società di trasporto regionale. I diritti dei lavoratori non andranno a gara!

PER UN RINNOVO CONTRATTUALE VERO

Riduzione dell’orario di lavoro – Umanizzazione dei turni – Difesa dell’occupazione e ricambio generazionale – No alla “Fornero” – Sicurezza al primo posto – Reintegro dei licenziati – Democrazia sindacale.

Queste le parole d’ordine con cui abbiamo chiesto di essere votati, le stesse con cui i delegati eletti continueranno la battaglia all’interno delle rsu/rls.

 

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