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Roma. Tevere tpl trattiene arbitrariamente parte del salario dei dipendenti

Il Consorzio Roma Tpl Scarl, società privata che gestisce in appalto circa 100 linee di bus nella capitale, continua a far parlare di sé.

Dopo la protesta spontanea dei lavoratori dello scorso novembre, messa in atto come “ultima spiaggia” per riuscire ad ottenere il pagamento degli stipendi arretrati, il Consorzio ha impropriamente trattenuto dalle buste paga i soldi relativi alle giornate della protesta, contravvenendo alle disposizioni contrattuali che impongono all’azienda di ascoltare la difesa del lavoratore prima dell’eventuale applicazione di sanzioni.

Come se non bastasse il Consorzio ha disatteso l’impegno sottoscritto in Prefettura con i sindacati, dove si impegnava a dare risposte concrete in merito agli altri emolumenti impropriamente trattenuti dalle buste paga (come indennità ERG, buoni pasto, 306 euro frutto di un accordo regionale).

In questo contesto è giunto il licenziamento di un dipendente di una società del Consorzio, la Autoservizi Troiani Srl,  che aveva partecipato alla protesta spontanea. La notizia del licenziamento è stata inoltre recapitata al lavoratore tramite telegramma subito dopo la su nomina ad RSA dell’USB. 

Un ennesimo atto di arroganza a danno dei lavoratori che non deve restare impunito. Per questo l’USB chiede la revoca immediata del licenziamento in questione ed in sede dell’incontro fissato in Prefettura il prossimo 18 febbraio metterà in rilievo come il Consorzio abbia disatteso completamente gli impegni assunti, fra cui il pagamento puntuale degli stipendi.

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