Lavoratori e lavoratrici della compagnia aerea Meridiana in presidio sotto il Ministero dello Sviluppo Economico, in concomitanza con l’incontro tra governo, azienda e sindacati sul futuro di Meridiana. Il nuovo piano industriale presentato oggi dai vertici aziendali ai sindacati prevede – hanno annunciato i sindacati – il taglio di 900 posti di lavoro. Un nuovo incontro tra governo, azienda e sindacati sulla vertenza Meridiana è fissato al Ministero dello Sviluppo Economico per martedì 23 febbraio.
900 tagli di posti di lavoro: è questa la condizione posta da Qatar Airways per entrare nel capitale di Meridiana. Si tratterebbe di un accordo preventivo, comprensivo anche del nuovo contratto di lavoro; per i qatarioti questa sarebbe la cifra la base sulla quale iniziare a trattare. A riferire la posizione del potenziale investitori sono stati i vertici di Meridiana ai rappresentanti dei lavoratori, in occasione di un incontro che si è tenuto il ministro per lo Sviluppo economico, Federica Guidi, ex presidente dei giovani industriali.
Le foto sono di Patrizia Cortellessa
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MERIDIANA: USB, SU AVVIO CONFRONTO L’ENORME IPOTECA DI 900 ESUBERI
Non bisogna commettere gli stessi errori del passato
Si è svolto questa mattina a Roma, presso il ministero dello Sviluppo Economico, il tavolo tra Governo, azienda e tutte le sigle sindacali rappresentative del Gruppo Alisarda in merito al futuro di Meridiana.
Presenti il ministro Federica Guidi, il vice ministro, Teresa Bellanova, il presidente di Alisarda, Marco Rigotti.
Nell’incontro Rigotti ha illustrato il “Memorandum of Understanding” siglato con Qatar Airways, che prevede la creazione di /8una holding in cui far confluire il gruppo Meridianafly, Meridiana Maintenance ed Air Italy.
Rigotti ha inoltre comunicato che per concludere la partnership con la Qatar Airways si debbono avverare alcune condizioni, fra cui il licenziamento di circa 900 lavoratori e la rinegoziazione dei contratti di lavoro.
L’USB, pur ritenendo quella con la Qatar Airways una prospettiva importante per il futuro di Meridiana, considera inaccettabile un tale numero di esuberi, che insieme alla mancanza di prospettive per la gestione degli stessi, di nessuna previsione di aumento della flotta e della irrisolta coesistenza di due vettori all’interno dello stesso gruppo, costituisce una pesante ipoteca sulla prosecuzione del confronto.
Secondo l’USB, non commettere fare gli stessi errori già compiuti in passato, che hanno prodotto perdita di posti di lavoro e di asset strategici: nel trasporto aereo va interrotta la spirale perversa delle espulsioni in un settore che peraltro è in espansione.
Il prossimo incontro sulla vertenza è stato fissato sempre al MISE per il prossimo martedì 23 febbraio.
Usb Trasporto Aereo
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