USB, mobilitazioni in tutti gli enti fino a quando non verrà ritirata la bozza Giannini
I lavoratori dell’ISTAT hanno occupato ieri sera il contact center dell’Istituto, in via De Pretis a Roma. L’iniziativa è giunta al termine di una giornata di lotta iniziata con una partecipatissima assemblea, che ha visto la presenza anche di lavoratori di altri enti, indetta contro la bozza di riforma degli Enti di Ricerca Giannini-Madia. (foto in allegato)
La decisione di occupare l’ISTAT è scattata dopo che il Presidente Alleva ha negato ai lavoratori la possibilità di intervenire alla presentazione del rapporto annuale a Montecitorio, alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella.
L’occupazione è proseguita tutta la notte, è tutt’ora in corso e si concluderà nella mattinata e con un’assemblea che lancerà le prossime iniziative contro la bozza di riforma Giannini-Madia, da cui deriveranno migliaia di licenziamenti tra i lavoratori precari, esuberi tra il personale tecnico e amministrativo e la costruzione di un nuovo sistema baronale.
L’USB P.I. continuerà a sostenere la mobilitazione di opposizione alla riforma in tutti gli enti fino a quando la bozza non verrà ritirata.
Il prossimo appuntamento sarà il 25 maggio, con un’assemblea a Roma di tutti gli Enti Pubblici di Ricerca presso all’Istituto Superiore di Sanità, in viale Regina Elena 299.
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