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Venosa (Pz). Il sindaco sgombera il campo braccianti di Boreano

Da domani assemblea permanente

“Costretto dalla lotta e dalla determinazione dei braccianti ad approvare la delibera comunale per l’iscrizione all’anagrafe dei migranti titolari di un permesso di soggiorno umanitario, in attuazione dell’accordo sottoscritto con la Regione Basilicata e l’USB, il Sindaco del Comune di Venosa (PZ) ha decretato un’ordinanza per lo sgombero coatto, entro le ore 12.00 di domani, 22 giugno, delle aree in località Boreano in cui i braccianti sono costretti a vivere”, lo rende noto Aboubakar Soumahoro, dell’Esecutivo nazionale USB.

“Una decisione irresponsabile e piena di interrogativi oscuri – prosegue Soumahoro  – in quanto avviene nel momento in cui i braccianti hanno deciso di organizzarsi sindacalmente con l’USB per sottrarsi ad ogni forma di sfruttamento e di ricatto lavorativo e sociale”.

Prosegue Soumahoro: “Ciò avviene disattendendo i contenuti dell’accordo scaturito in seguito alla manifestazione dei braccianti lo scorso 12 maggio sotto la Regione Basilicata e senza che ci sia una struttura alternativa idonea ad accogliere tutti questi lavoratori”.

“Per rispondere a questo atto intimidatorio, che vuole soffocare l’organizzazione dei braccianti, abbiamo deciso di organizzare un’assemblea permanente che si terrà l’intera giornata di domani, 22 giugno, a Boreano. Non escludiamo inoltre più forti azioni di protesta”, aggiunge Francesco Castelgrande, dell’USB Basilicata.

“Intanto ieri abbiamo mandato una richiesta d’incontro al Presidente della Regione Basilicata, al fine di intraprendere iniziative volte a scongiurare probabili tensioni sociali. Un percorso che passa attraverso l’attuazione dell’accordo con l’individuazione di una sistemazione abitativa dignitosa e il rispetto delle condizioni lavorative,  nonché per il rispetto degli accordi da parte di tutte le Istituzioni interessate”, conclude Castelgrande.

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