“Le modalità preannunciate dal MIUR per la chiamata diretta sono inapplicabili oltre che inaccettabili”, lo afferma Luigi Del Prete, dell’Esecutivo nazionale USB P.I. Scuola.
“L’atto unilaterale che il MIUR probabilmente pubblicherà oggi – prosegue il sindacalista – getterà le segreterie nel caos, contribuirà all’umiliazione dei diritti di una intera categoria di lavoratori, già obbligati a una mobilità nazionale, e sarà la riprova della ‘mala scuola’ propugnata da un ministero dimentico di qualunque forma di dialogo democratico e di buon senso”.
“Tutti i diritti contrattuali dei lavoratori verrebbero lesi – evidenzia Del Prete – a partire da quelli del personale delle segreterie che ha diritto ad usufruire delle proprie ferie come qualunque altro lavoratore. È dunque davvero impensabile costringere le istituzioni scolastiche alla maratona pensata dal Miur nel mese di agosto”.
“Riteniamo che il ministero debba annullare immediatamente le procedure per la chiamata diretta e ripartire con una reale contrattazione dei criteri di assunzione che non sia una concertazione al ribasso sulla demolizione dei diritti lavoratori e degli studenti”, conclude il rappresentate USB.
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