Sarebbero dovuti uscire ieri i dati sui trasferimenti degli insegnanti della scuola d’infanzia e primaria, ma dal MIUR non è giunta alcuna notizia per migliaia di lavoratori e lavoratrici della scuola che rischiano di finire in sedi molto lontane dalla propria residenza.
Nonostante i proclami autocelebrativi delle passate settimane, nemmeno un comunicato di spiegazioni è stato emesso dal Ministero.
Secondo l’USB P.I. Scuola, nella migliore delle ipotesi si tratta di una mancanza di organizzazione e professionalità sconcertante, se non di totale disprezzo e mancanza di considerazione per una categoria già ampiamente umiliata dalla cosiddetta “Buona Scuola”: una moltitudine di lavoratori e lavoratrici già in ansia per il previsto esodo di massa, con intere famiglie smembrate e anni di percorsi lavorativi ridotti al nulla.
In un paese civile il Ministro dell’Istruzione e il Sottosegretario Davide Faraone si sarebbero dimessi per manifesta incapacità, seguiti a ruota dai sindacati collaborazionisti che non solo non hanno voluto contrastare una mobilità ingiusta, ma la hanno avallata con la propria firma.
L’USB Scuola invita dunque tutti i lavoratori e le lavoratrici a mobilitarsi e ad abbandonare questi sindacati che stanno svendendo i loro diritti, aderendo allo Sciopero Generale del prossimo autunno per dare una spallata al Governo Renzi e votando NO al Referendum per sancirne la definitiva fine.
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