Arran esprime il suo sostegno alla famiglia e ai compagni denunciando la violenza padronale che di nuovo ci ha mostrato la sua ferocia.
Questo omicidio, che i media hanno voluto trasformare in un 'incidente' nel corso delle mobilitazioni che l'USB (Unione Sindacale di Base) stava realizzando contro la GLS Italia (impresa dedita al trasporto delle merci) s'inquadra nella escalation di tensione che la multinazionale ha iniziato lo scorso mercoledì quando ha proibito ogni riunione o assemblea sindacale all'interno della fabbrica. Per tutta risposta i lavoratori hanno iniziato uno sciopero davanti al loro luogo di lavoro chiedendo di farla finita con il lavoro precario. Condanniamo questo assassinio avvenuto durante le proteste contro il licenziamento dei lavoratori e per migliorare le proprie condizioni di lavoro a vantaggio di contratti a tempo indeterminato. L'uomo assassinato, Abd Elsalam, partecipava al picchetto e si era messo davanti al camion per impedirne l'ingresso all'interno della fabbrica mentre si potevano ascoltare le grida del responsabile della GLS che diceva “vieni avanti, investilo”.
Sappiamo che non si tratta di un fatto isolato, perché nel contesto attuale e durante tutta la Storia si è sempre mostrata la durezza del padronato e l'ambiguità della polizia, all'interno di un capitalismo patriarcale sempre più sanguinario.
Per questo esprimiamo il nostro sostegno allo sciopero di 24 ore programmato per il 15 settembre, con le relative manifestazioni di sostegno programmate nello stato italiano – cariche della polizia incluse – così come alla manifestazione statale prevista a Piacenza il 17 settembre. Ovunque non un passo indietro di fronte alle pressioni capitaliste. Ovunque dove toccano uno toccano tutti.
Arran, organizzazione giovanile della Sinistra Indipendentista Paesi Catalani, 16 settembre 2016
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